In attesa di Nebbia Gialla a Suzzara (MN): l’intervista su Libriblog

In occasione della mia partecipazione quest’anno alla quinta edizione del festival Nebbia gialla, che si svolgerà a Suzzara (MN) dal 4 al 6 febbraio, Camilla Biagini mi ha intervistato per uno speciale sul festival sul portale Libriblog. Per chi ha la possibilità di venire a Suzzara: vi aspetto sabato 5 febbraio a partire dalle 10:30 presso il Teatro Politeama (via Mazzini, 7) in compagnia di Cristina Zagaria e Laura Campiglio.

Barbara Baraldi, foto di Rino Bianchi
Foto di Rino Bianchi

Hai già avuto modo di partecipare al NebbiaGialla Suzzara Noir Festival. Che cosa ne pensi? Credi veramente che questo festival possa essere un ottimo punto di incontro per gli amanti della letteratura gialla e noir?

Penso sia un festival che farà sempre più parlare di sé, perché organizzato da persone appassionate e competenti. Ho partecipato all’edizione del 2009. Dovevo rimanere un giorno ma, un incontro tira l’altro, sono rimasta due intere giornate. L’incontro che mi ha colpito di più, in quell’occasione, è stato quello con Massimo Carlotto. Durante la presentazione di Perdas de Fogu, si è scatenato un acceso dibattito che ha coinvolto il pubblico e altri scrittori presenti in sala.

Che cosa ti aspetti da questa nuova edizione del NebbiaGialla Suzzara Noir Festival?

Niente di meno che le scorse edizioni: incontri sorprendenti, libri da scoprire e ottima cucina, nella cornice di una cittadina accogliente.

Sul blog del festival hai affermato che “la nebbia è anche una condizione mentale, perfettamente calzante per il personaggio di un noir”. Potresti spiegarci questa tua affermazione più nel dettaglio?

La nebbia modifica la percezione del paesaggio che abbiamo intorno. Confonde, fa perdere l’orientamento. Una metafora perfetta per descrivere la condizione esistenziale del personaggio di un noir.

Hai partecipato al documentario “Italian noir” per la Bbc insieme a Andrea Camilleri, Giancarlo De Cataldo, Massimo Carlotto e Carlo Lucarelli. Che cosa ti ha lasciato questa esperienza?

Sono rimasta colpita dalla professionalità, dalla preparazione e allo stesso tempo della giovane età del personale della BBC. Ho cercato di capire che cosa attrae il pubblico straniero che si accinge a leggere il romanzo di un autore italiano. L’immagine dell’Italia all’estero è legata ai luoghi di villeggiatura, alla buona tavola e all’atmosfera conviviale. Credo che i lettori dell’Italian noir siano affascinati dal lato oscuro di una città antica come Bologna, dai problemi quotidiani di chi affronta la microcriminalità, e siano alla ricerca di cosa si nasconde dietro i casi irrisolti. Penso che vogliano percorrere le strade e sentire la ruvida carezza della realtà.

Che cosa pensi del noir italiano? Credi che ci siano delle voci nel panorama letterario contemporaneo davvero capaci di descriverne appieno le atmosfere?

Il noir italiano è una realtà in divenire. Valerio Varesi e Massimo Carlotto parlano di un noir sempre più spostato verso il romanzo sociale e attento alle tematiche del territorio, ancorato ai tempi che stiamo vivendo. Aggiungo che il noir si sta arricchendo di sfumature e di contaminazioni da parte di altri generi, come il gotico e il fantastico, che stanno portando nuova linfa vitale a un genere che, nonostante abbia attraversato i decenni, sta tuttora godendo di grande popolarità.

Qual’è il libro che ami di più e che ti senti di consigliare a tutti i tuoi lettori?

Ho tanti libri preferiti che hanno tracciato il mio cammino e mi hanno resa quella che sono. Ogni periodo è legato a un romanzo che ho amato follemente. Posso consigliarvi l’ultimo romanzo che mi ha emozionata, l’ho finito di leggere una settimana fa: Marina, di Carlos Ruiz Zafòn. Un romanzo per ragazzi in cui l’amore si mescola alla pazzia e al desiderio di sconfiggere la morte. Una sorta di omaggio dell’autore spagnolo al “nuovo Prometeo” di Mary Shelley in cui Barcellona si veste di atmosfere gotiche e horror.

E il libro che invece odi di più?

Fortunatamente, tendo a dimenticare velocemente i libri che non mi sono piaciuti.

Il tuo romanzo “Scarlett” ha avuto un successo davvero formidabile. Il seguito è previsto per il 2011. Potresti darci la data precisa dell’uscita?

Non so ancora la data precisa, ma dovrebbe uscire prima dell’estate.

Qualche anticipazione sulla trama del libro?

Personaggi come Ofelia e Vincent, che in “Scarlett” erano rimasti nell’ombra, sveleranno una parte del loro passato. L’amore puro verrà messo in discussione a causa di una passione travolgente. Ci sono sogni che possono rendere vivi e sogni che possono uccidere. Amore, amicizia, tradimento. Una lama tagliente e spietata, quanto i nuovi demoni che graffieranno la città di Siena.

Stai lavorando attualmente anche ad altri progetti?

Sì, ma come i miei lettori sanno, sono molto scaramantica. Ne parlo ancora sottovoce, ma c’è un progetto che coinvolge parole e immagini.

Articolo pubblicato su Libriblog

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