Lullaby su Mondo Rosa Shokking

Il magazine Mondo Rosa Shokking si è completamente rinnovato e dedica a me (lusingatissima!) l’apertura della nuova rubrica Morsi dal talento.

Un assaggio del  botta e risposta con Carlotta Pistone:

Cosa significa per te essere scrittrice?
Accarezzare le parole.

Cos’è per te un romanzo?
Un mondo parallelo.

Quando hai sentito di esser stata morsa dal talento per la prima volta?
Quando da bambina tenevo incollati i miei fratelli più piccoli con le mie storie di paura.

Che percorso hai fatto per arrivare dove sei?
Accidentato. Un percorso fatto di duro lavoro e tanta umiltà, necessaria per potersi migliorare.

Fissa o precaria (come stato mentale, non solo come dato di fatto)
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Un anticipo della recensione di Carlotta Pistone di Lullaby:

“Lullaby. La ninna nanna della morte”, un titolo che già di per sé lascia poco spazio a fraintendimenti sul genere di lettura che ci si appresta ad affrontare. Infatti il nuovo romanzo gotico di Barbara Baraldi è un concentrato di orrore, paura e misteri, corredato da elementi psicologici degni dei thriller più agghiaccianti. Il tutto diluito in una narrazione tesa ma chiara, i cui macabri tasselli si uniscono man mano per rivelare il colpo di scena finale.

Uno scrittore mancato, tormentato dall’incapacità di trovare ispirazione per il suo romanzo giallo d’esordio. La Bambina Nera, una ragazzina strana e problematica, adolescente incompresa e ribelle che contrappone all’aspetto esteriore duro e cupo, una profonda fragilità interna. La sua bellissima amica, la Principessa dell’Est, esempio di giovane purezza e perfezione, che mira solo ad infrangere le pareti, apparentemente dorate, della campana di vetro in cui è relegata.
Marcello, Giada e Luana, questo l’eterogeneo trio di protagonisti del romanzo, le cui strade si incrociano all’improvviso lungo una scia di raccapriccianti omicidi, dove cadaveri martoriati di personaggi più o meno insospettabili e slegati tra loro, fanno una breve – e più che sufficiente… – apparizione sulla scena, per poi scomparire senza lasciare tracce.

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Baraldi vs Bucciarelli: Nel cuore del noir (da ARPAmagazine)

E’ uscita ieri sul web-magazine ARPAMagazine N.98 una doppia intervista realizzata da Carlotta Vissani qualche tempo fa a me e ad Elisabetta Bucciarelli:

Baraldi vs Bucciarelli: Nel cuore del noir

Due autrici accomunate dalla passione per la scrittura, passione che diviene necessità e che si vena di ossessione. Scrittura noir, a scavare nei meandri dell’interiorità, a svelare ombre e misteri dell’anima. Barbara Baraldi ed Elisabetta Bucciarelli, entrambe lanciate da Perdisa – nonostante le precedenti e signifi cative esperienze editoriali – possono essere sicure di avere il fascino, dalla loro. Se Barbara è una donna/bambina piena di memorie, sogni, incubi e stravaganze, Elisabetta è più razionale e lucida nonostante la profonda sensibilità e l’istintività che la rende così creativa. In un’intervista condotta parallelamente scopriamo qualche frammento di due autrici della letteratura di oggi, amate dal pubblico, presenti e attive in rete, penne promettenti e scalpitanti. Due mondi femminili a confronto, due scrittrici capaci di incuriosire e intrigare. Continue reading

Lullaby: intervista di Horror magazine

di Irene Vanni

Horror Magazine ha avuto il piacere di chiacchierare ancora con Barbara Baraldi in occasione dell’uscita del suo nuovo romanzo “Lullaby”…

Ciao Barbara, la nostra ultima chiacchierata pubblica risale al luglio del 2008. All’epoca era da poco uscito “La bambola di cristallo” e avevi già in mente di proporre il seguito che sarebbe diventato “Bambole pericolose”, uscito lo scorso febbraio. Nel frattempo hai pubblicato “La casa di Amelia”, sequel di “La collezionista di sogni infranti”, più vari racconti sparsi fra antologie e riviste. Siamo a marzo, e già abbiamo potuto leggere il nuovo “Lullaby”. Quanti altri romanzi stai già scrivendo?

I tempi dell’editoria sono molto lunghi e spesso i romanzi vedono la luce molto tempo dopo essere stati scritti. Questo è accaduto per esempio con “Bambole pericolose”. Per quanto riguarda “Lullaby — La ninna nanna della morte” il discorso è particolare. È il mio romanzo che ha avuto la lavorazione più lunga: anni di scritture e riscritture, l’ultima delle quali a poche settimane dalla pubblicazione. Per questo dico spesso che questo romanzo è stato scritto con il sangue. Ora sto lavorando a un progetto molto diverso dai precedenti, ma non voglio anticipare nulla, lo sai che sono superstiziosa: ). E poi a volte capita che ti vengano proposti progetti di cui ti innamori e che hanno magari tempi ristretti. In questi casi non ho dubbi: interrompo ciò che sto scrivendo e mi dedico anima e corpo al nuovo arrivato. È avvenuto per “La casa dagli specchi rotti”, il racconto lungo uscito nell’antologia “Il mio vizio è una stanza chiusa” curata da Stefano di Marino e pubblicata nell’inverno 2009 nel Supergiallo Mondadori. Racconti ispirati alle trame dei film degli anni 70. Mi ci sono letteralmente tuffata a capofitto.

Riguardo i sequel, quando scrivi i tuoi romanzi sai già in partenza che la storia non finirà o l’affetto dei lettori, dovuto al successo dei romanzi, ti spinge a regalarci nuove avventure? “Lullaby” si chiuderà qui? Continue reading

Lullaby – Intervista per Milanonera

A cura di Marilù Oliva

Lullaby - La ninna nanna della morteCastelvecchi ha appena pubblicato l’ultimo gotico di Barbara Baraldi, Lullaby, la ninna nanna della morte. Una ninna nanna che rintocca dark dopo un prologo insanguinato, una storia divisa in quattro capitoli che serbano già nel loro nome il paradigma di un percorso corvino: Rivelazione, Illusione, Espiazione, Redenzione.
Dietro i protagonisti disegnati con verosimiglianza si staglia un universo paesano coi suoi elementi ricorrenti: il bar, gli amici, i pregiudizi, le diffidenze, i pettegolezzi, il microcosmo come specchio concentrato – e per questo più terrifico – di un male che dall’eternità attanaglia l’uomo. Ma lo specchio si rompe e allora arrivano i guai…

Il titolo del tuo romanzo, Lullaby, (sottotitolo: La ninna nanna della morte), è un sonoro evocativo anche solo alla lettura e appena si entra nel senso della storia si capisce come la musica sia un filo nero che lega i personaggi. Parliamo delle scelte musicali che scandiscono il romanzo.
“Stai fermo, stai calmo, stai tranquillo ora, mio prezioso ragazzo, non lottare o ti amerò ancora di più” recita Lullaby, la canzone dei Cure. Una ninna nanna fatta di paure che si materializzano e cercano di afferrarti come le zampe di un ragno. Se sfuggi ecco Bela Lugosi is dead con le sue spose vergini che ti circondano di fiori appassiti dal tempo. E poi il ritmo del romanzo cambia e così la musica di sottofondo. Martellante, come Ho ucciso paranoia dei Marlene Kuntz. Ora mi fermo; anche la colonna sonora fa parte del romanzo e non vorrei svelare altro. Continue reading

Intervista per il Blog del Giallo Mondadori

Posizione di tiro – Febbraio 2010 – Barbara Baraldi: “Bambole pericolose”

A cura di Dario pm Geraci


Autrice ormai di spicco del nuovo thriller italiano, Barbara Baraldi con questo “Bambole pericolose” ci porta negli oscuri meandri di una Bologna mai così violenta e spettrale.

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DG: Allora Barbara, pronta ai nostri cinque colpi a bruciapelo?BB: Per citare John Carpenter: sono nata pronta. A parte gli scherzi, grazie Dario, è un onore per me essere ospite sul blog del Giallo.

DG: Se ti guardi alle spalle, come pensi si sia evoluto il tuo stile?
BB: Ho sempre cercato di adattare il mio stile alla storia da raccontare. Ne “La collezionista di sogni infranti” la vicenda parte da una riflessione sul mondo virtuale e i pericoli della rete. In questo caso ho optato per uno stile secco, con frasi brevi e incisive che ricordino l’immediatezza della chat. Seguendo questo ragionamento ho scelto di non suddividere i capitoli e il lettore si trova catapultato dalla mente di Marina a quella di Amelia, le due protagoniste, come in un gioco di specchi. Per “Bambole pericolose” ho cercato uno stile più descrittivo. C’è una Bologna gotica, notturna, combattimenti clandestini come ancestrali riti di sangue. Ci sono magia nera, tradimenti, vendetta e sentimenti primigeni come l’amore e l’odio. La vicenda è descritta in terza persona con alcuni stacchi in prima, come se una telecamera immaginaria offrisse, di tanto in tanto, il punto di vista di uno dei protagonisti.

DG: Come identifichi il tuo pubblico? Tracciaci l’identikit del tuo lettore medio. Continue reading

Intervista per Liberi di scrivere

Barbara BaraldiE’ un vero piacere Barbara poterti intervistare per Liberidiscrivere. Come prima cosa vorrei che ti descrivessi anche fisicamente ai nostri lettori.

Non sono mai stata brava a descrivermi. Ho sempre pensato che a seconda dell’umore e dello stato d’animo si sia differenti. Oggi ho gli occhi grigi. Indosso un paio di orecchini appartenuti alla mia bisnonna che mi fanno sentire bene. Amo vestirmi di nero con piccoli dettagli colorati. Qualcuno dice che fisicamente non sono cambiata dalla terza media, non so se è un complimento.

Negli ambienti alternativi sei un’icona, quasi una musa che ispira musicisti e scrittori, ti piace questo ambiente un po’ bohemien dove l’arte ha una così grande importanza? Continue reading

Intervista per House of books

Ciao Barbara. Grazie per il tempo che ci dedichi, è un onore. Cosa è cambiato dal tuo esordio come Luna Lanzoni a Barbara Baraldi?

Luna e Barbara sono l’una l’immagine dell’altra. Luna è lo specchio di Barbara. O forse Barbara è lo specchio di Luna. Quest’ultima ha nascosto i suoi desideri dietro il nome dell’astro simbolo della donna per un esordio faticoso. Per una persona timida e introversa è stato difficile proporre il proprio manoscritto per una valutazione. C’è voluto tempo e pazienza; i rifiuti arrivavano con lettere prestampate ad appena dieci giorni dall’invio, inaccettabili proposte editoriali a pagamento e il tempo che passava. Luna ha esordito e ora c’è Barbara, con la stessa voglia di raccontare storie. Una ragazza che ama scrivere e affronta ogni giorno nuove sfide e difficoltà.

Com’è nata la collaborazione con Sick Girl?

La collaborazione con Sick Girl è nata perché mi ero iscritta per curiosità al loro sito. L’immagine della donna tatuata che riprende con modernità il discorso legato agli spettacoli di Burlesque e il mondo alternativo, mi piaceva. Uno dei fotografi e collaboratori del sito mi ha scritto per chiedermi se avevo voglia di partecipare alla community scrivendo articoli e interviste per il Magazine, come fotografa o magari come modella. E io ho risposto: come modella passo! Per il resto accetto volentieri.

Sappiamo che hai intervistato parecchi personaggi interessanti. Qual’è stata la più divertente e stimolante?

Ho intervistato per la rivista A Magazine Sabina Kelley. Donna dai mille volti: modella, pin up, ballerina sin dalla prima infanzia, madre di due bellissimi bambini e proprietaria di un negozio di tatuaggi. Un vero personaggio! Continue reading