Lullaby, la farfalla di inchiostro e la proiezione onirica

È uscita su Nero cafè una bellissima recensione di Lullaby – La ninna nanna della morte, firmata Luigi Bonaro.

Lullaby - La ninna nanna della morte

“Solo immagini fuggenti come una notte di mezza estate in cui credi che la giovinezza ti permetta di poter realizzare i sogni. Una foto che sbiadisce man mano che ti avvicini per guardarla. Un tramonto che troppo in fretta si trasforma in una notte buia senza stelle e senza luna.”

Come in A Midsummer Night’s Dream, Barbara Baraldi ammanta il lettore di una nebbia fatata in virtù della quale ci si trova sognanti sul “limitare del bosco” già dalle prime pagine. Ma il bosco Shakespeariano da lei ricordato viene trasformato in incubo, un incubo quotidiano perché è così che succede sempre.

E, come sempre, è di scena l’inconscio, il bosco archetipico. Il lettore viene fatto accomodare, come davanti a un palcoscenico silenzioso, ed ecco che il sipario rosso si apre. In scena è presente la semplicità dei sentimenti contro la complessità degli istinti.

Il protagonista è l’oscurità, il ragno che arriva dolcemente attraverso le ombre del sole calante, cercando la paura nell’oscurità. Barbara ricorda il brano di Robert Smith e non a caso.

Lullaby mostra come nessuno sia buono o cattivo ma Continue reading

Quatto chiacchiere con Matteo Grimaldi per il sito Sololibri.net

Matteo Grimaldi mi ha intervistato per il portale Sololibri.net:

Barbara, intanto ti do il benvenuto a quella che non sarà la solita intervista chilometrica, ma solo 4 chiacchiere contate.

Prima chiacchiera: La tua biografia letteraria parla chiaro: un lunghissimo elenco di successi in pochi anni. Il momento in cui tutto cambia nella vita di un artista è quasi sempre uno e ben preciso. Qual è stato il tuo, quello in cui hai avvertito che ce la stavi facendo sul serio?

Non credo ci sia stato un momento preciso in cui tutto è cambiato. Nella mia vita, a dire la verità, non ha mai funzionato così. Ogni traguardo, ogni cambiamento, è stato raggiunto grazie a piccoli passi, fatiche giornaliere affrontate con dedizione. All’inizio coltivavo la scrittura segretamente, come un fiore troppo delicato per essere svelato. Poi ho deciso di proporre il primo manoscritto per la valutazione. Dopo una serie infinita di rifiuti o di proposte da parte di editori a pagamento (che ero io rifiutare, confidando che prima o poi qualcuno avrebbe creduto in me senza chiedermi di sborsare soldi) è arrivata quella che aspettavo: un editore di nicchia, ma serio e reperibile, almeno su richiesta, in libreria. Ispirandomi a ciò che facevano le band musicali, ho creato una pagina promozionale su Myspace. Ho cominciato con le presentazioni. Sono arrivate le prime mail da parte di lettori che mi spronavano a continuare a scrivere, regalandomi le loro emozioni scaturite dalla lettura. Contemporaneamente, ho tentato la via dei concorsi letterari. Penso che rappresentino un ottimo modo per essere letti dai professionisti del settore. Così, è arrivata la vittoria al Gran Giallo Città di Cattolica, uno dei concorsi di “genere” più importanti in Italia. È stata una grande emozione sapere che scrittori come Carlo Lucarelli, Andrea G. Pinketts o Valerio Massimo Manfredi, avevano letto e apprezzato il mio racconto; una vera e propria botta di adrenalina. Ho continuato a scrivere con passione. Scrivevo la notte, la domenica o a volte la mattina prestissimo, prima del lavoro canonico “che mi toccava fà, pe’ campà”, come direbbe un caro amico. Penso che per proseguire in questo cammino, la passione sia necessaria quanto la determinazione, unita a una certa incoscienza. Passo dopo passo, sono arrivata alla pubblicazione con Mondadori. Ma il cammino è ancora lungo. E la strada sempre in salita.

Seconda chiacchiera: ‘Lullaby’ racconta di vite ossessionate, che nascondono le proprie pulsioni agli occhi degli abitanti della provincia, incapaci di vedere oltre la veste di apparente normalità che mostrano. Uno scrittore che non trova l’ispirazione, una studentessa in continue crisi di autolesionismo, una famiglia modello che custodisce un segreto ancorato nel passato. Cosa può spingere una persona normale a trasformarsi in un assassino? E cos’è normale?

Spesso mi capita che l’idea per un romanzo nasca da una visione, da cui scaturiscono delle domande. Difficilmente, al termine della stesura, mi trovo in mano le risposte; più spesso, altre domande. I personaggi di Lullaby sono in bilico tra le loro aspirazioni e la cruda quotidianità, fatta di frustrazioni e di esistenze al margine. La violenza è palpabile, nel microcosmo esistenziale del romanzo. Attraverso i resoconti dettagliati dei telegiornali, entra nelle case senza alcun filtro. Si insinua e si propaga attraverso un segreto terribile custodito gelosamente. Penso che non esista la normalità, e che ricercarla in maniera ossessiva, possa portare alla pazzia.

Terza chiacchiera: Sul tuo sito definisci ‘Scarlett’ un libro urban fantasy/supernatural romance. Continue reading

Lullaby: l’intervista a cura di Alessia Mocci per Mondoraro

È uscita recentemente sul portale Mondoraro un articolo-intervista a proposito di Lullaby, realizzato da Alessia Mocci:

La carriera letteraria di Barbara Baraldi fiorisce nel 2010. Il primo romanzo pubblicato risale al 2007, è intitolato “La ragazza dalle ali di serpente” ed è edito da Zoe, “La collezionista di sogni infranti” edito da PerdisaPop è del 2007. Nel 2008 pubblica con la Mondadori “la Bambola dagli occhi di cristallo” e “Il giardino dei bambini perduti”. Nel 2009 sempre per la PerdisaPop pubblica “La casa di Amelia” e nel 2010 saranno tre le pubblicazioni: per la Mondadori “Bambole pericolose” e “Scarlett” e per la casa editrice Castelvecchi “Lullaby – La ninna nanna della morte”.

Ma vi lascio alle parole della scrittrice per capir meglio la profondità di quest’anima letteraria.

A.M.: Quando hai iniziato a scrivere? Hai sempre preferito il genere gothic thriller?

Barbara Baraldi: Ho sempre raccontato storie ai miei fratelli più piccoli per tenerli buoni, e si trattava il più delle volte di storie spaventose ispirate al mondo delle fiabe. Un giorno qualcuno mi ha detto: “Sei brava a inventare storie, perché non le scrivi?” e così è iniziato tutto. La mia attrazione verso il thriller gotico risale alla mia infanzia: ricordo che alle elementari smisi di mangiarmi le unghie per averle come… Morticia Addams!

A.M.: Quali sono i tuoi scrittori guida?

Barbara Baraldi: Sono un’appassionata di letteratura classica, e tra i miei libri preferiti ci sono Narciso e Boccadoro di Herman Hesse e L’amante di Marguerite Duras. Più recentemente mi sono appassionata ai testi di Jean Claude Izzo, Edward Bunker e Chuck Palhaniuk.

A.M.: In “Lullaby la ninna nanna della morte” scrivi di un aspirante scrittore. Ti senti vicina a questo personaggio o credi in qualche modo di esser salita di qualche gradino? Continue reading

Lullaby: la recensione del blog Il libro eterno

Due voci narranti, due generazioni diverse… Marcello è un aspirante scrittore quarantenne che vuole scrivere un bestseller ma la “dea ispirazione” non ha mai posato il suo sguardo benevolo su di lui… Giada è una ragazzina fragile e ribelle che odia la sua vita e non sopporta l’ipocrisia della sua famiglia… Due protagonisti che nonostante la differenza d’età hanno qualcosa in comune: lo stesso senso di inadeguatezza che li fa sentire incompresi da tutti…

Nella prima parte, le due voci narranti ci raccontano la loro storia, i problemi con la famiglia, i pregiudizi, le frustrazioni, le ambizioni e la voglia di cambiare la propria vita. Nella seconda parte iniziano gli omicidi e l’atmosfera cambia, diventa soffocante e si sente la paura e il senso d’angoscia dei protagonisti. Sullo sfondo un paesino di provincia che nasconde inquietanti segreti…

Lullaby mi è piaciuto, è il primo romanzo di Barbara Baraldi che leggo e non sarà certo l’ultimo.

A parte il suo stile, mi è piaciuto molto il tratteggio dei personaggi e l’ambientazione gotica (come la descrizione dell’ex acquedotto, scenario di inquietanti scoperte). Mi sono piaciute le citazioni di alcune canzoni famose ( come “lullaby” dei Cure e “heroes” di David Bowie) che descrivono gli stati d’animo dei protagonisti. E’ stata una bella scoperta.

Consigliato Continue reading

L’intervista su La tela nera

È uscita in questi giorni l’intervista realizzata da Marilù Oliva per La tela nera. Un estratto dell’articolo:

Il 2010 è stato per Barbara Baraldi (www.barbarabaraldi.it) un anno molto prolifico. Si è misurata con diversi generi – il giallo, il gotico, l’urban fantasy – e l’ha fatto con risultati eccellenti, come dimostra il consenso di lettori e critica.

Bambole Pericolose, uscito per il Giallo Mondadori, è stato il libro che ha inaugurato l’anno, è ambientato in una Bologna gotica e spettrale, luogo di incontro di personaggi tenebrosi, donne bellissime, pierrot neri e molto altro.

In Lullaby – La ninna nanna della morte, (Castelvecchi) la scrittrice cala il lettore in una realtà paesana dove la morte, anticipata nella prolessi, si dipana in atmosfere d’attesa e musica dark. Gli elementi della provincia ci sono tutti: il bar di ritrovo, le vecchie conoscenze, i pregiudizi, i sospetti, il vociare della gente, insomma: un microcosmo come specchio di un male che dall’eternità attanaglia l’uomo. Ma quando lo specchio si rompe allora arrivano i guai…

Scarlett, (Mondadori), ultimo romanzo in ordine cronologico, prende il titolo dalla protagonista teen ager, Scarlett, che si è appena trasferita a Siena e il cambiamento, in un’età che, di per sé, è metafora della trasformazione, ha investito tutti gli aspetti, in primis amicizia e amore. La nuova realtà travolgerà Scarlett senza che lei se ne renda conto. Nuove persone, forse nuovi amori, nuove scelte, nuovi dubbi si intrecceranno in un crescendo di suspense. Musica in sottofondo, misteri in agguato, qui la Baraldi ripropone contesti adolescenziali con freschezza e intensità. Continue reading

Lullaby: La recensione di Barbara Bracci dal forum «Scrittori d’Italia»

“Lullaby-La ninna nanna della morte” è la storia di una principessa dell’Est e di un angelo spezzato. La bionda, luminosa, diligente Luana e Giada, Bambina Nera ribelle, due ali di un bruco diventato brutalmente farfalla, due tipi tratteggiati con mano decisa dall’autrice, che nel corso del romanzo ne approfondisce le rispettive personalità, arricchendole in complessità.

Ma tutti i personaggi di Barbara Baraldi sono uno nessuno e centomila, prismi da svelare senza lasciarsi ingannare dalle apparenze, uno su tutti Marcello, scrittore senza Musa e con una mamma opprimente, alienato a tal punto da confondere desideri, sogni, incubi e realtà (“Sogni che diventano incubi, incubi che assomigliano alla realtà”). Continue reading

Intervista su Touch n.2 di Settembre/Ottobre 2010

Intervista su Touch - Art magazine

È uscito il n.2 della rivista Touch (Coniglio editore) con una mia intervista, realizzata da Sergio Gilles Lacavalla. Un estratto:

Barbara Baraldi ha paura del buio. «Non ho mai smesso di aver paura del buio», confessa. «Parlo del buio dell’anima, della noia, dei malesseri nati nelle società del consumo». Eppure, davanti a quel buio, ogni volta spalanca i suoi grandi occhi azzurri per guardare cosa si cela in esso. Continue reading

Lullaby miglior noir “al femminile” del 2010

Serravalle Pistoiese è un piccolo paese arroccato sull’appennino toscano. Davvero suggestiva la rocca, in posizione strategica nel medioevo per tenere sotto controllo i valichi verso Firenze. Lì il 5 settembre ha avuto luogo l’assegnazione dei premi Serravalle Noir, tra cui il premio Lucia Prioreschi assegnato a Lullaby dal quotidiano Il Tirreno, come miglior noir “al femminile” del 2010. Una bella occasione anche per rincontrare amici come Luigi Bernardi, Valerio Varesi, Marcello Cimino. Tra gli ospiti della serata, Serge Quadruppani, uno dei più grandi scrittori di noir francesi, traduttore in patria di Stephen King, Philip K. Dick, Andrea Camilleri, Valerio Evangelisti, Massimo Carlotto. Durante l’incontro si è parlato di editoria, di noir, di paura, di passione per la scrittura. Alcuni link che riguardano l’evento:

Il blog Il commissario Maigret

Il blog di Serge Quadruppani

Domenica 5 settembre a Serravalle Pistoiese

Serravalle Pistoiese – 5 settembre – dalle ore 17.00

Una giornata dedicata al giallo e al noir

Incontri in Giallo & Noir a cura del Club Amici del Giallo Pistoia. Questo il programma dell’evento:

ore 17/18 :“Il Noir francese” ospiti: Serge Quaddrupani e Luigi Bernardi interventi di Giuseppe Previti, Cristina Bianchi, Susanna Daniele, Vitale Mundula

ore 18/19,30 :“Jean Claude Izzo” a cura di Stefania Nardini

ROCCA NUOVA DI CASTRUCCIO ore 21,00 : cerimonia di premiazione “Serravalle Noir 2010”

Presenta Leonardo Gori. Ospiti e premiati: Giuseppe Di Bernardo, Marco Soldi, Luigi Bernardi, Stefania Nardini, Perdisa Gruppo Editoriale Bologna, Francesco Recami, Barbara Baraldi, Serge Quadruppani.

Premio Serravalle Noir 2010 a Valerio Varesi

Esibizione GAD Pistoia – Sketch di Simone Gai – Musiche di “Swing Manouche Duo”

Il feticismo della parola: l’intervista a cura di Massimo Marino sul Corriere della Sera

Una conversazione con il giornalista Massimo Marino è diventata un articolo, pubblicato nella pagina Cultura del Corriere di Bologna (supplemento locale del Corriere della sera) il 12 agosto.

L’intervista può essere letta sul sito del Corriere: http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cultura/2010/12-agosto-2010/bologna-signora-nero-1703566064412.shtml

Oppure (in versione integrale) nel blog del giornalista Massimo Marino: http://controscene.corrieredibologna.corriere.it/2010/08/la_paura_fa_bene_conversazione.html

L'articolo pubblicato sul Corriere di Bologna

Lullaby: la recensione di Giovanni Pacchiano su Il sole 24 ore

Da Il sole 24 ore di domenica 8 agosto 2010:

NarrItalia

Ninnananna della morte

«Lullaby», un riuscito noir di Barbara Baraldi, tra scrittori in panne, donne attratte da veri mascalzoni e bar di paese

di Giovanni Pacchiano
Lui, Marcello, lo scrittore, ha quarant’anni e non ha mai lavorato in vita sua. Vive con la pensione della mamma, che assiste, come se fosse il suo infermiere, molto di malavoglia. D’altra parte, lei è una vecchia lagnosa, assillata dalla paura costante che la scatola della sua medicina sia vuota. È stata sempre addosso al figlio, ed eccolo ridotto così, dipendente ancora da mammà e scrittore per finta: perché lui davanti al computer si blocca. No, l’ispirazione non è il suo [leggi il resto]

Lullaby - La recensione de Il sole 24 ore

Specchio, specchio delle mie brame

Lo scrittore Stefano di Marino mi ha intervistato per Horror.it:

Con quel suo modo burbero, a volte un po’ fuori dalle righe che gli amici sanno essere indizio di un affetto virilmente manifestato solo per chi sa cogliere, Andrea G. Pinketts mi corresse durante la presentazione di ‘La collezionista di Sogni Infranti’ di Barbara Baraldi. Ovviamente aveva ragione. Era una ‘fiaba’ e non una ‘favola’ nera. Distinzione sottile ma fondamentale perché mentre nelle favole i personaggi sono di solito animali antropomorfi, nelle fiabe interagiscono personaggi veri.

E che i personaggi di Barbara siano ‘reali’ pur in un contesto fantastico non v’è dubbio. Amelia, la vendicatrice Eva, Giadaprotagonista di Lullaby (forse il romanzo più compiuto di Barbara, meno legato a convenzioni imposte da format editoriali) e infine Scarlett sono personaggi femminili veri, ciascuno con un’angoscia segreta, un modo di reagire e anche se inserite in contesti fiabeschi, pennellati di nero. Dire che Barbara ha ridefinito la nozione di gotico letterario può sembrare eccessivo? Forse.

E forse no, considerata la produzione italiana ed estera attuale angosciosamente ancorata a stereotipi. Di sicuro Barbara ha saputo far tesoro di film e libri consumati avidamente, con una evidente fascinazione per la paura, per quel lato oscuro che ti attrae e ti respinge, esattamente come avviene nella vita. È forse la capacità di mantenere il legame con la realtà (di oggi come quella di quando era un’adolescente) che permette a Barbara di tessere trame di pizzo nero su storie umane, dolorose. Tensione e spettacolarità si fondono con la capacità di scavarsi dentro senza eccedere perché, da narratrice ormai consumata, sa che cedere troppo all’autobiografismo è un passo verso un’insidiosa palude. E da Scarlett (Mondadori) romanzo apparentemente dedicato a un pubblico adolescenziale ma in realtà più che godibile a qualsiasi età partiamo per questa intervista.

SDM. La fiaba nera. Un genere nuovo o semplicemente la riscoperta di un patrimonio narrativo un po’ tralasciato negli ultimi anni? Continue reading

Sabato 7 agosto ci vediamo a Cecina (LI), al festival Un parco di autori

Barbara Baraldi presenta SCARLETT (Mondadori) e LULLABY – La ninna nanna della morte (Castelvecchi)

sabato 7 agosto dalle ore 19:45

Parco di Villa Guerrazzi – Loc. Cinquantina a Cecina

http://www.unparcodiautori.com/index.php

http://www.facebook.com/pages/Cecina/UN-PARCO-DI-AUTORI-1-Festival-Letterario-della-Costa-Etrusca/113333012024850

UN PARCO DI AUTORI – I FESTIVAL DELLA COSTA ETRUSCA
In collaborazione con
Comune di Cecina
Associazione Culturale Aruspicina
Fondazione Hermann Geiger

Lullaby: il booktrailer di Salvatore Diodato

Più che un booktrailer, un vero e proprio cortometraggio.

Federica Gioia, Francesca de Marchi, Ludovica Mezzadri, Ersilia Verlinghieri
Interpreti

Ersilia Verlinghieri
Violino

Marianna Pulsoni
Pianoforte

Marta Maurizio
Cantante

Elena de Simone
Effetti speciali, trucco, scenografia, attrezzista, comparsa

Andrea De Petris
Compositore, arrangiatore, comparsa

Salvatore Diodato
Regia, montaggio, fonico, effetti speciali