Striges la voce dell’ombra: la prima recensione

L'illustrazione in copertina è di Nicoletta Ceccoli
L’illustrazione in copertina è di Nicoletta Ceccoli

“C’era una battaglia in corso che reclamava il mio contributo.
La mia coscienza si era risvegliata
da un torpore che sembrava durato secoli,
e con essa il senso di responsabilità.
Mi chiamavano la Custode delle falene
e il mio potere parlava al popolo fee.
Era giunto il momento di riunire tutte le creature soprannaturali
e chi come me si era sempre sentito diverso.
Era il momento di liberare streghe, negromanti, fate e Amazzoni
dalla persecuzione degli Inquisitori
e guidare il mondo verso la pace.”

Il conto alla rovescia è giunto al termine: oggi esce in libreria Striges. La voce dell’ombra, il mio nuovo romanzo edito Mondadori. La meravigliosa copertina è firmata dall’artista Nicoletta Ceccoli.
È una strana sensazione per me. Emozione, timore, batticuore. Lo scrittore lavora per mesi, a volte anni a un romanzo e “quando nasce” è come se improvvisamente non gli appartenesse più, diventa dei lettori. Il romanzo, come una farfalla, esce dal suo bozzolo e prende il volo posandosi sui lettori che lo scelgono e lo fanno proprio.

Un romanzo nasce da dentro, dalla parte più profonda dell’anima di chi lo scrive. A volte penso che la scrittura sia una sorta di magia e che le storie esistano già da qualche parte, in un universo parallelo e il compito dello scrittore sia, al pari di quello di un medium, di portarle in questa dimensione.
Per questo quando qualcuno, lettore, giornalista che sia, partecipa emotivamente alla narrazione, sente i protagonisti respirare e si perde nella storia come fosse un labirinto di emozioni da cui uscire solo all’ultima pagina, be’ questo per lo scrittore è il regalo più grande.

È con grande emozione che vi sottopongo la prima recensione di Striges La voce dell’ombra. È uscita su Sognando tra le righe ed è firmata Sara Sangue blu. Ne estrapolo un piccolo stralcio ma potete leggerla tutta qui, anche perché non contiene assolutamente spoiler e, lo ammetto, mi ha profondamente commossa. Si parla di tutto, dai personaggi all’ambientazione ed è ricca di citazioni e pareri motivati.

“Qualunque sia la cosa che possiate cercare in un romanzo qui la potete trovare.
Azione, suspence, magia, amore, avventura, brivido.
Barbara Baraldi, regina del gothic suspance in questo libro che sempre più mi appare, rispetto al precedente, una vera favola nera, ci fa tremare più di una volta grazie ai tanti nemici annidati in ogni angolo e all’atmosfera inquietante che pervade quasi ogni pagina (…).
Capita infatti perfino che arrivi un certo Adam a mettere in crisi la nostra protagonista che, fuggita da Milano in sella al cavallo d’acciaio del suo principe in nero (Sebastian), dopo un tragico incidente si risveglia in uno strano e misterioso luogo, circondata da strane e misteriose persone… tra cui appunto questo giovane magnetico e affascinante da cui si sente fastidiosamente e inspiegabilmente attratta.
Non pensiate si tratti del solito triangolo; anzi rappresenta un vero e proprio colpo di genio (oltre ad una buona manciata di peperoncino a speziare la squisita ricetta) che sono sicura anche voi apprezzerete.
Ma non sarà certo l’unica cosa sconvolgente che vi aspetterà tra i tanti capitoli che colorano “La voce dell’ombra” perchè Barbara Baraldi è stata magistrale nel dar vita a continui colpi di scena in un orchestrazione talmente perfetta e naturale da far sembrare plausibile l’impossibile e facendo funzionare tutto alla perfezione (…).
Il risultato è un romanzo che sconvolgerà le certezze di ciascun personaggio.
E del lettore.
Negromanti, traghettatori di anime, come Valentino. Nuovi abili e devoti famigli come Merlino. E tante nuove streghe come Adelaide, Morgween, Lucrezia (figlia di una Furia) mezza demone della Vendetta e Jezebel.
Tante sotto-storie diverse che si intersecano per le altrettante creature diverse che trovano rifugio in quel luogo specialissimo e affascinante che è il vero e proprio cuore pulsante del romanzo, su cui tutto si costruisce: il Santuario delle Streghe.
Un luogo mistico, eretto a protezione e difesa delle creature del crepuscolo e delle streghe in particolare, e un ambiente stimolante dove poter esercitare i poteri, voluto fortemente dalla Sorellanza e costruito verso la fine del dodicesimo secolo da tre importanti streghe denominate le Tre Madri Erranti, tra cui una, Erzsebeth Bathory, che col passare dei secoli divenne molto malvagia (…).
Non esito ad affermare che, secondo me, Striges la voce dell’ombra rappresenti l’apoteosi della narrativa fantastica italiana, in quanto contiene in sè talmente tanti elementi così ben amalgamati tra loro, da costituire un manifesto di quello che io, da appassionata lettrice di Urban Fantasy Young Adult, cerco in un romanzo di questo tipo”.

Nel pomeriggio, come promesso, Mondadori darà a tutti i lettori la risposta tanto attesa sulle sorti del terzo volume di Scarlett, quindi ci aggiorniamo prestissimo!

Striges: Intervista e Giveaway su Sognando tra le righe

Oggi vi segnalo una mia intervista uscita sul blog Sognando tra le righe, ma soprattutto il Giveaway indetto dalle Book’s angels che vi permetterà di vincere una copia di Striges. Volete sapere come? Basta andare sul blog e lasciare un commento secondo le indicazioni. Il più bello ed emozionante si aggiudicherà la copia in palio.

Foto di Federica Kikka VerduzzoChi è Barbara Baraldi in tre aggettivi?
Curiosa, caparbia, leale.

Qual è il tuo libro a cui sei più affezionata e perché?
I miei libri sono come figli, scaturiscono dalla parte più pura della mia anima. Per questo li amo allo stesso modo e ognuno mi ricorda un momento particolare della mia vita e della mia crescita. A Striges tengo particolarmente perché è una storia germogliata dentro di me nell’arco di tanti anni. Sono partita dalle leggende e dai racconti popolari che mi raccontava mia nonna da bambina e le ho trasfigurate mescolando la tradizione magica italiana, alla mitologia celtica e l’antica religione. Volevo narrare la storia di un amore impossibile, ma che riesce a superare le barriere del tempo. E se una strega si innamorasse di un Inquisitore? Questa è stata la domanda da cui è scaturito il romanzo.
Inoltre è stato scritto in un momento molto difficile della mia vita. Parte della stesura, coincide infatti con il terremoto che ha sconvolto la mia terra lo scorso maggio. Ho finito il romanzo tra l’auto e la tenda e devo dire che mi ha aiutato molto. Riuscivo a fuggire da tutto quel dolore, dalla paura. Scrivere mi portava lontana. Ricordo in particolare la prima notte fuori casa, senza ancora una sistemazione. Ci eravamo accampati in auto e le scosse erano continue. Con la pioggia che batteva sul parabrezza, ho scritto fino alle prime luci di un’alba livida. Spero di essere riuscita a canalizzare tutte le emozioni forti di quei giorni nelle mie parole. Ma ora più che mai posso dirlo, la scrittura può salvarti, prenderti e portarti via.

Il momento della tua carriera che ricordi con maggior affetto e gioia?
Si tratta di vari momenti. O per meglio dire, provo una gioia immensa ogni volta che un lettore mi scrive una mail per regalarmi le sue emozioni post-lettura. Questo avviene di solito quando ha appena chiuso le pagine e la storia è ancora in circolo nel suo sangue.

Personaggio fantastico o letterario preferito?
Morticia Addams, Madame Bovary, Cleopatra e Mata Hari che immagino con il volto di Greta Garbo, insieme a un libro intero di donne dall’iconografia romantica che popolano i miei romanzi e i miei film preferiti.

La tua serie Ya di Scarlett ha conquistato una grandissima fetta di lettori che non vedono l’ora di leggere la conclusione della trilogia. Puoi darci buone notizie su una sua prossima pubblicazione?
La storia è già dentro di me. Posso anticiparvi che sarà ancora più forte dei capitoli precedenti perché i personaggi sono cresciuti e le battaglie che dovranno affrontare sempre più feroci. Sarà dedicato molto spazio al personaggio di Ofelia, la ragazza pantera, e questa volta Vincent sarà messo a dura prova. Per quanto riguarda Scarlett, mai come in questo episodio dovrà combattere per salvare il suo amore e tutto ciò a cui tiene. Non c’è ancora una data di pubblicazione, purtroppo i tempi editoriali a volte possono essere titanici. E l’autore non ha voce in capitolo. Per questo approfitto di questa intervista per dire ai miei lettori: fate sentire il vostro affetto per Scarlett scrivendo all’editore o tramite la pagina fb di Chrysalide che dà la bella opportunità di comunicare direttamente con loro.

Striges è un romanzo pieno di sentimenti. Sentimenti a tutto tondo e in tante diverse sfumature. Ma soprattutto l’ho trovato pieno di messaggi”. C’è un “messaggio” che ti sta a cuore più degli altri?
Che la diversità da quella che definiamo comunemente massa e da cui a volte ci si sente giudicati è un tesoro e non una maledizione, è ciò che ci rende unici e per questo speciali e può essere il nostro punto di forza.

C’è qualche personaggio di Striges che nasconde dentro di sè un po’ più di Barbara?
Regalo a ognuna delle mie protagoniste una caratteristica che mi appartiene. Ma si tratta sempre di un piccolo dettaglio. Quando scrivo, i personaggi escono prepotentemente dalle pagine e si appropriano delle loro caratteristiche, vizi e virtù al punto che a volte penso che esistano già in una dimensione parallela e il compito dello scrittore, al pari di un medium, sia quello di portarli nella nostra realtà, tramite le pagine dei libri.

Puoi darci qualche anticipazione sul seguito di Striges la promessa immortale?
Posso assicurarvi che sarà sorprendente e avrà un’ambientazione molto diversa dalla Milano decadente del primo volume. Ci saranno nuovi personaggi tra cui nuove streghe e, a proposito di Scarlett, mezzi demoni.

Hai un consiglio per chi vorrebbe intraprendere questo mestiere?
Non c’è un trucco per essere notati dal grande editore, ma ci si può arrivare procedendo un passo alla volta e dimostrando la propria professionalità.

Per tentare di vincere la copia di Striges, andate qui: http://sognandotralerighe.blogspot.it/2013/03/intervista-barbara-baraldi.html

La fotografia è di Federica Kikka Verduzzo.

 

Striges: la recensione di Sognando tra le righe.

E’ uscita di recente sul portale http://sognandotralerighe.blogspot.it/ la recensione di Striges a opera di Sangue blu. Una recensione che trovo abbia colto in pieno l’essenza del romanzo, accurata e da cui trapela un folle amore per la lettura. Ve la propongo anche qui, sul mio sito ufficiale.

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“E’ incredibile come spesso i momenti indimenticabili della vita arrivino senza la minima preparazione. Possiamo affannarci a costruire a tavolino un appuntamento perfetto, ma niente è paragonabile alla pura felicità che può scatenare una sorpresa.”

Chi non conosce Barbara Baraldi? Tutti gli amanti del gotico, dell’ urban fantasy, delle favole nere, della scrittura italiana inquietante ed evocativa hanno già avuto modo di leggerla ed apprezzarla in almeno uno dei suoi ormai numerosi scritti. In questo libro, in particolar modo, avranno l’occasione di ritrovare una Barbara ancora più “matura” e complessa che ci regala un romanzo corposo, coinvolgente e dai mille spunti. Ma se c’è ancora qualcuno che non conosce la sua abilissima e personalissima penna, beh, questa secondo me è proprio l’occasione giusta per farlo!

Striges, la promessa immortale è un favoloso biglietto da visita per entrare nelle sue atmosfere gotiche e fiabesche intrise di poesia, oscurità, magia, modernità e al contempo disincantato realismo.
Un libro dove si rincorrono luci ed ombre e che rappresenta, al di là dell’aspetto fantasy, un originale romanzo di formazione in cui la protagonista, Zoe, compie un percorso diretto all’accettazione di sè e della propria diversità, al recupero degli affetti e della memoria e al superamento di una malinconia quasi “genetica” che l’accompagna fin dalla nascita e all’elaborazione del lutto più doloroso che si possa sperimentare, ovvero la perdita di una madre.
A non sentirsi più arrabbiata col mondo.
E per fare tutto questo si avvarrà non soltanto di tutta una serie di eventi straordinari, ma soprattutto di un carosello di personaggi che le ruotano intorno e che hanno tutti un ruolo ben preciso.

Famiglia; Amicizia; Amore;
Tradimento; Solidarietà (soprattutto femminile)
Integrità; Sincerità; Fiducia (negli altri e soprattutto in sè stessi);
Fanatismo; Storia; Natura; Potere;
Riflessione sulle conseguenze che le nostre azioni possono avere sugli altri…
Questi i temi affrontati.

In un’ambientazione tutta italiana, Milano fa da gotica e febbrile cornice alle vicende di Zoe, che tra vetrine scintillanti, feste in maschera, scuola e recite teatrali, diventa anche il campo di battaglia di una lotta atavica fra Bene e Male, tra Luci ed Ombre, tra “Giusto” e “Sbagliato” dove in realtà nulla è come sembra.

Perchè “Chi” ha deciso infatti “Cosa” sia giusto o sbagliato?
Quanti errori la Storia ha compiuto in nome di un’ideale, di una fede o soltanto di un pregiudizio?
In questo romanzo sicuramente non si vogliono dare o trovare le risposte a questi enormi concetti… ma certamente è un piacevole e coinvolgete “film su carta” che ci accompagna in una nostra personale riflessione sul fatto che la Storia dovrebbe essere Maestra. E se anche il più delle volte non ci riesce, non dobbiamo perdere la speranza…
Dobbiamo credere in noi stessi;
Nell’amore per noi stessi – che poi è l’unico modo anche per poter riuscire ad amare davvero gli altri – e avere fiducia nella forza della diversità che spesso è una cosa positiva e non dovrebbe farci sentire degli alienati.

Ed ecco che la Vita diventa la vera Magia… Mettere armonia nella confusione, nei sentimenti contrastanti, nelle pulsioni contrastanti che albergano dentro ognuno di noi e sembrano inconciliabili: amore, odio, paure e desideri. Sperimentare che “ogni crisi personale, per quanto profonda, turbolenta e traumatizzante reca con sè un elemento positivo: indica la via per un possibile cambiamento interiore, alla scoperta di nuove potenzialità e nuovi valori”.

Una lettura emozionante quella che ci regala Barbara col suo Striges.

Vivida, intensa, evocativa…
Gotica e un po’ thriller, come è nel suo migliore stile, ma anche tenera ed appassionata…
Che ci “insegna” o ci “ricorda” che il Mondo è Magia ed ogni luogo conserva in sè la memoria di quello che vi è accaduto… e tutti noi, anche se alcuni più di altri, potremmo entrarvi in contatto.
Una lettura adatta a qualunque tipo di pubblico perchè sa coinvolgere e entusiasmare per molti aspetti.

Al di là della bella storia d’amore tra Zoe e Sebastian, quello che a me ha più colpito ed emozionato è stato il rapporto tra Zoe e suo padre e il loro modo di affrontare e poi superare insieme il dolore per la perdita della donna che era il loro più grande punto di riferimento e come tornano ad essere una Famiglia.
E poi è molto ben sviluppato il tema dell’Amicizia, in tante sue sfaccettature.
L’ amicizia del “cuore”, quella che ti fa sentire sorella di chi per nascita non lo è. ( Chloe )
L’amicizia di chi attraverso di essa vorrebbe arrivare a qualcosa di più. (Damiano )
L’amicizia inaspettata che scaturisce da un’iniziale antipatia o incompatibilità. ( Angelica )
L’amicizia di chi ci vuol bene e ci protegge anche da “lontano” ( Sam )
L’amicizia apparente, di chi emula o invidia ( Federica )
L’amicizia fedele e il conforto che solo un amico “a quattro zampe” sa dare… ( Nosferatu)

Vi sembrerà che io abbia scritto anche troppo… ma vi assicuro che questo libro è tutto da scoprire! Vi lascerà piacevolmente colpiti e con una voglia matta di andare avanti in questa storia in cui vince il cuore, ma che ci lascia di stucco sul finale con un colpo di scena che ci fa presagire uno sviluppo di serie entusiasmante e dalle mille sorprese!

Consigliatissimo!