Maggio con Osservatore Oscuro: Villorba di Treviso e Roma

«Il suo pensiero la portava lontano, dove era facile perdersi. Ma a volte era solo guardando lontano che riusciva ad avvicinarsi alla verità.»

Eccomi con le prossime date del tour di Osservatore Oscuro.

Vi aspetto domenica 20 maggio alle 18 alla libreria Lovat di Villorba (via Newton 32) per la mia prima volta nel trevigiano. Insieme allo scrittore e amico Fulvio Luna Romero parlerò del mio ultimo thriller, di scrittura e fumetto. Seguirà un momento per dediche e firmacopie. L’evento è gratuito e aperto a tutti.

Mercoledì 23 maggio, alle ore 19, sarò a Roma ospite di Tuba Bazar (via del Pigneto 39a) per presentare il mio ultimo thriller in un evento a trecentosessanta costruito attorno alle atmosfere di Osservatore oscuro. Relatrice d’eccezione la giornalista e scrittrice Daniela Amenta

Una mostra fotografica, un’esposizione di illustrazioni inedite e ispirate al romanzo, una performance di ritrattistica dal vivo, musica e letture accompagneranno Aurora Scalviati nella Capitale.

Dal comunicato stampa della curatrice Rossana Calbi:
«Laura Penna con le sue foto spiegherà il volto di Barbara Baraldi sulle pareti della libreria del Pigneto. Lo sguardo si sposterà dall’autrice al suo pubblico che sarà ritratto dall’artista Linda De Zen, osservatrice attenta dei volti, delineati in un tratto continuo e fisso in una breve narrazione di chi avrà di fronte. Anche i visi dei protagonisti del romanzo prenderanno forma e saranno illustrati da Amalia Caratozzolo. L’illustratrice di origine siciliana regalerà dei lineamenti all’immaginario di una delle voci narranti di Bologna.
L’attrice Luisa Borini leggerà le pagine del volume che la Baraldi, tra le altre cose sceneggiatrice di Dylan Dog, ha dedicato a un’eroina altrettanto coraggiosa e in cerca di una verità che la tormenta e che si sbroglierà nella musica di Nancy Natali.» L’evento è gratuito e aperto a tutti.

«L’osservatore oscuro è l’alter ego negativo che ci portiamo dentro, quello che ci dice che non ce la faremo, quello che alimenta le nostre paranoie, gli incubi peggiori…»