«Il mio Dylan Dog siamo noi, è un uomo con dei limiti, che affronta situazioni più grandi di lui. Ed è la sua normalità inquieta che racconto in “La mano sbagliata” coi disegni di Nicola Mari». Oggi su La Repubblica Bologna una lunga intervista in cui racconto… “Io e Dylan Dog”. Articolo di Alberto Sebastiani.
Interviste
L’intervista su Rockerilla
Matteo Chamey mi ha intervistata per Rockerilla. L’articolo è uscito sul n.364, in edicola per tutto il mese di dicembre 2010 (quello con la copertina dedicata a John Lennon). L’intervista è accompagnata da un’introduzione di Monica Rossi.
Barbara Baraldi, la necessità di scrivere: l’intervista su Nuova società
È uscito nei giorni scorsi un articolo-intervista firmato da Elena Romanello, sul magazine Nuova società.
Barbara Baraldi è uno dei nuovi nomi della letteratura di genere italiana, thriller e gotico, rivolto sia agli adulti, con i romanzi “La bambola dagli occhi di cristallo” e “Il giardino dei bambini perduti” (in corso di pubblicazione in Gran Bretagna), sia ai ragazzi, con “Scarlett”. Nuovasocietà ha voluto scoprire qualcosa in più su di lei e sulla sua scrittura.
Come mai si è messa a scrivere e perché ha scelto proprio il gotico e il giallo come generi?
Scrivere fa parte di me, non ho scelto di farlo, è stata quasi una necessità. Scrivo da sempre e allo stesso modo coltivo una passione bruciante per le storie. Forse ho proprio iniziato così; come sorella maggiore tenevo buoni i miei tre fratelli raccontando loro fiabe spaventose, o avventurose e mia madre si meravigliava di quanto riuscissi a farli stare buoni. Un giorno ho capito che queste storie potevo scriverle e per me si è aperto un mondo. Non ho scelto un genere piuttosto che un altro, sono le storie a chiamarmi e a farsi scegliere.
Che difficoltà ha incontrato nel farsi conoscere e avrebbe qualche consiglio per gli esordienti?
Il percorso per il professionismo Continue reading
Incontrando Barbara Baraldi e Scarlett: l’intervista su Moony Witcher
È recentemente uscita una mia intervista sul portale Moony Witcher, per un articolo firmato da Carlotta De Melas:

Barbara Baraldi scrittrice affermata, debutta con il primo romanzo per ragazzi, Scarlett. Ti va di raccontare ai nostri amici lettori chi sono i protagonisti di questa affascinante storia?
La protagonista principale è Scarlett, una ragazza di sedici anni che da poco si è trasferita in una nuova città. È la sua voce a condurci lungo le spirali della narrazione. Tra i problemi di inserimento nella nuova scuola e le incomprensioni con i genitori, si trova costretta a ricominciare tutto daccapo. A Cremona ha lasciato il suo migliore amico, che forse stava diventando qualcosa di più. Durante il tradizionale concerto di inizio anno Scarlett incontra Mikael, il bassista dei popolari Dead Stones. La sua bellezza la turba e i suoi occhi di ghiaccio sembrano celare una malinconia infinita. Poi ci sono Vincent e Ofelia, Caterina e Genziana, la perfida Lavinia, Umberto che si innamora di Scarlett ed Edoardo il bibliotecario, intelligente e sensibile, che le insegna ad ascoltare la voce dei libri. Poi un omicidio e il soprannaturale che entra prepotente nella sua vita.
Quando e come hai creato il personaggio di Scarlett?
Penso che Scarlett vivesse già in un angolo della mia mente. Era tanto tempo che Continue reading
Lullaby: l’intervista a cura di Alessia Mocci per Mondoraro
È uscita recentemente sul portale Mondoraro un articolo-intervista a proposito di Lullaby, realizzato da Alessia Mocci:
La carriera letteraria di Barbara Baraldi fiorisce nel 2010. Il primo romanzo pubblicato risale al 2007, è intitolato “La ragazza dalle ali di serpente” ed è edito da Zoe, “La collezionista di sogni infranti” edito da PerdisaPop è del 2007. Nel 2008 pubblica con la Mondadori “la Bambola dagli occhi di cristallo” e “Il giardino dei bambini perduti”. Nel 2009 sempre per la PerdisaPop pubblica “La casa di Amelia” e nel 2010 saranno tre le pubblicazioni: per la Mondadori “Bambole pericolose” e “Scarlett” e per la casa editrice Castelvecchi “Lullaby – La ninna nanna della morte”.
Ma vi lascio alle parole della scrittrice per capir meglio la profondità di quest’anima letteraria.
A.M.: Quando hai iniziato a scrivere? Hai sempre preferito il genere gothic thriller?
Barbara Baraldi: Ho sempre raccontato storie ai miei fratelli più piccoli per tenerli buoni, e si trattava il più delle volte di storie spaventose ispirate al mondo delle fiabe. Un giorno qualcuno mi ha detto: “Sei brava a inventare storie, perché non le scrivi?” e così è iniziato tutto. La mia attrazione verso il thriller gotico risale alla mia infanzia: ricordo che alle elementari smisi di mangiarmi le unghie per averle come… Morticia Addams!
A.M.: Quali sono i tuoi scrittori guida?
Barbara Baraldi: Sono un’appassionata di letteratura classica, e tra i miei libri preferiti ci sono Narciso e Boccadoro di Herman Hesse e L’amante di Marguerite Duras. Più recentemente mi sono appassionata ai testi di Jean Claude Izzo, Edward Bunker e Chuck Palhaniuk.
A.M.: In “Lullaby la ninna nanna della morte” scrivi di un aspirante scrittore. Ti senti vicina a questo personaggio o credi in qualche modo di esser salita di qualche gradino? Continue reading
L’intervista sul portale Mangialibri – Leggi come mangi
È una delle voci più interessanti del romanzo gotico italiano (nella declinazione young adult e non), capace come è di raccontare nei suoi libri le inquietudini e il lato oscuro della quotidianità. Ha esordito con un romanzo pubblicato con lo pseudonimo di Luna Lanzoni che ha riscosso un grande successo negli ambienti alternativi, ma ormai è approdata a una major editoriale di prima grandezza. In lei il gotico non è solo letteratura, è una scelta di campo, una intera estetica incarnata. I suoi occhi chiari risaltano come diamanti sulla pelle chiarissima, che a sua volta contrasta con l’abbigliamento nero come la notte più nera. Parlaci di te, raccontaci il buio e i sogni oscuri che lo popolano, Barbara.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un ritorno del gotico grazie soprattutto ad alcuni bestseller e film: da “maestra” del genere pensi che si possa effettivamente parlare di una nuova stagione felice per questo genere o di un semplice recupero di certe atmosfere in opere che hanno poco a che fare con il genere stesso?
Sia a livello letterario che cinematografico, assistiamo secondo me a una ibridazione tra l’immaginario da serial televisivo per ragazze e quello gotico dell’epoca vittoriana. Trovo rivoluzionario il fatto che Continue reading
L’intervista su Mondoraro
Alessia Mocci mi ha intervistata per Mondoraro:
A.M.: “Scarlett” è edito dalla Mondadori. Hai qualche consiglio per i giovani ambiziosi scrittori che sognano di pubblicare con la Mondadori?
Barbara Baraldi: Piuttosto che puntare subito ad un grande editore, credo sia meglio costruire una carriera passo dopo passo. La scrittura è un mestiere che richiede costanza, pazienza e determinazione. Consiglierei di farsi conoscere tramite la pubblicazione di racconti su antologie e tramite i concorsi letterari, che secondo sono me sono un formidabile strumento per farsi leggere da “addetti ai lavori”. E poi: di essere spietati con se stessi, di rivedere il proprio lavoro spesso. Di evitare la cosiddetta “vanity press” e di non scoraggiarsi di fronte al primo rifiuto, ma allo stesso tempo non insistere nel proporre lo stesso manoscritto, ma di lavorare anche su altre storie. Di non copiare il genere più in voga nella speranza di essere considerati, e di cercare sempre la propria voce e la propria particolarità.
A.M.: Che cosa ti ha portato alla scelta di un nome come “Scarlett” per la tua protagonista?
Barbara Baraldi: Scarlett ha ereditato il nome dalla bisnonna inglese che non ha mai conosciuto. Della bisnonna si narra avesse vissuto una vita piena di emozioni e di amori tormentati. Mi piaceva l’idea di un nome che evocasse il rosso; il colore dell’amore, della passione, ma anche del sangue. E poi Scarlett è anche il nome di Rossella O’Hara, l’eroina di Via col vento, un film che da bambina mi ha fatto sognare.
A.M.: Qual è il personaggio del libro che reputi maggiormente ostile per un lettore?
Barbara Baraldi: Ho cercato di rendere comprensibili le motivazioni di ogni personaggio. Amo regalare ad ognuno di loro caratteristiche ben riconoscibili. E sono contenta di sapere, tramite le mail dei lettori, che personaggi di secondo piano come Ofelia o Vincent abbiano stuzzicato l’immaginario, al punto che mi è stato chiesto a gran voce di dar loro maggiore spazio nel prossimo romanzo dedicato a Scarlett.
A.M.: Hai già presentato il libro ufficialmente?
Barbara Baraldi: Ci sono state varie presentazioni ufficiali di “Scarlett”. Da Rimini, dove in occasione di “Un mare di libri”, ho presentato il mio romanzo insieme a Claudia Gray, alla Puglia con due date indimenticabili a Mesagne ed a Lecce. Ho inaugurato l’edizione 2010 della rassegna “Librandosi” che ha ospitato, dopo di me, Carlo Lucarelli, Eraldo Baldini ed altri scrittori del panorama noir. Milano ospiterà un reading di “Scarlett” in occasione di una serata goth con dj set di dj Nikita al TNT club. E parlando delle date di luglio sarò la sera di giovedì 22 al Castello dei Pico a Mirandola (MO), in occasione del festival tutto al femminile “La fortezza delle donne”: nelle prigioni del castello si terrà un reading dedicato a “Scarlett” con accompagnamento al pianoforte di Ingrid Baraldi. Infine, presenterò il romanzo a Bocca di Magra, in provincia di La Spezia, in occasione del festival “Leggere fa male” il 23 luglio, relatrice Alessandra Buccheri del blog L’angolo nero.
A.M.: Il numero 222 di Rumore ti ha dedicato un lunghissimo articolo, che cosa ne pensi?
Barbara Baraldi: Sono una grande fan di Giona Nazzaro. Rumore è una delle mie riviste preferite e le recensioni cinematografiche di Giona sono sempre state la prima cosa che leggevo. È stata davvero una grande emozione sentirmi “vestita” dalle sue parole.
Articolo pubblicato su Mondoraro
Intervista su Touch n.2 di Settembre/Ottobre 2010

È uscito il n.2 della rivista Touch (Coniglio editore) con una mia intervista, realizzata da Sergio Gilles Lacavalla. Un estratto:
Barbara Baraldi ha paura del buio. «Non ho mai smesso di aver paura del buio», confessa. «Parlo del buio dell’anima, della noia, dei malesseri nati nelle società del consumo». Eppure, davanti a quel buio, ogni volta spalanca i suoi grandi occhi azzurri per guardare cosa si cela in esso. Continue reading
Intervista su L’indicatore mirandolese
Sul periodico L’indicatore mirandolese di agosto 2010 è uscita un’articolo di Roberta De Tomi con una mia intervista:
La regina italiana del «gotico» si racconta all’Indicatore
Romanzi in cui anche la Bassa confluisce con le sue peculiarità. Barbara Baraldi, considerata la regina del genere gotico italiano, è già al lavoro sul seguito di Scarlett, ultima fatica letteraria edita da Mondadori. Malgrado il successo, Barbara non dimentica le sue radici e, anzi, non intende lasciare il paese dove ha iniziato a muovere i primi passi nella scrittura, partendo dalle storie che raccontava ai tre fratellini. Continue reading
Specchio, specchio delle mie brame
Lo scrittore Stefano di Marino mi ha intervistato per Horror.it:
Con quel suo modo burbero, a volte un po’ fuori dalle righe che gli amici sanno essere indizio di un affetto virilmente manifestato solo per chi sa cogliere, Andrea G. Pinketts mi corresse durante la presentazione di ‘La collezionista di Sogni Infranti’ di Barbara Baraldi. Ovviamente aveva ragione. Era una ‘fiaba’ e non una ‘favola’ nera. Distinzione sottile ma fondamentale perché mentre nelle favole i personaggi sono di solito animali antropomorfi, nelle fiabe interagiscono personaggi veri.
E che i personaggi di Barbara siano ‘reali’ pur in un contesto fantastico non v’è dubbio. Amelia, la vendicatrice Eva, Giadaprotagonista di Lullaby (forse il romanzo più compiuto di Barbara, meno legato a convenzioni imposte da format editoriali) e infine Scarlett sono personaggi femminili veri, ciascuno con un’angoscia segreta, un modo di reagire e anche se inserite in contesti fiabeschi, pennellati di nero. Dire che Barbara ha ridefinito la nozione di gotico letterario può sembrare eccessivo? Forse.
E forse no, considerata la produzione italiana ed estera attuale angosciosamente ancorata a stereotipi. Di sicuro Barbara ha saputo far tesoro di film e libri consumati avidamente, con una evidente fascinazione per la paura, per quel lato oscuro che ti attrae e ti respinge, esattamente come avviene nella vita. È forse la capacità di mantenere il legame con la realtà (di oggi come quella di quando era un’adolescente) che permette a Barbara di tessere trame di pizzo nero su storie umane, dolorose. Tensione e spettacolarità si fondono con la capacità di scavarsi dentro senza eccedere perché, da narratrice ormai consumata, sa che cedere troppo all’autobiografismo è un passo verso un’insidiosa palude. E da Scarlett (Mondadori) romanzo apparentemente dedicato a un pubblico adolescenziale ma in realtà più che godibile a qualsiasi età partiamo per questa intervista.
SDM. La fiaba nera. Un genere nuovo o semplicemente la riscoperta di un patrimonio narrativo un po’ tralasciato negli ultimi anni? Continue reading
Giona Nazzaro vs Barbara Baraldi su Rumore di Luglio-agosto
È uscito il numero 222 di Rumore, che resterà in edicola per tutta la durata dei mesi di luglio e agosto; all’interno un servizio di tre pagine su di me, con una lunga intervista, alcuni approfondimenti e la recensione di Scarlett, il tutto a firma del critico cinematografico e scrittore Giona Nazzaro.
Leggere l’articolo è stata un’emozione fortissima. Compro Rumore da anni e la prima cosa che leggo sono gli articoli di Giona: da sempre uno dei miei critici preferiti, con quel modo tutto suo, melodioso, di accarezzare le parole, sempre incisivo. La foto nella prima pagina è di Mirella Malaguti (http://www.sowhatphotography.it/)
E questa è la mia “prima volta” nella copertina di una rivista (solo il nome, però!), da “schianto” al cuore!



Scarlett: videorecensione e videointervista su L’ora del libro
Anita Book ha realizzato una videorecensione su Scarlett, seguita da una intervista alla sottoscritta. Il post è disponibile qui: http://loradellibro.blogspot.com/2010/06/barbara-baraldi-scarlett.html
The Dark Lady’s Bright Prospects: intervista sul blog americano Rap sheet
In occasione dell’uscita in lingua inglese de “La bambola di cristallo” (“The girl with the crystal eyes”) lo scrittore inglese Michael Gregorio, autore, tra gli altri, del best seller “Critica della ragion criminale” (Einaudi), mi ha intervistato per Rap sheet, uno dei più interessanti e più prestigiosi blog americani di Crime fiction. Trovate il testo itero della chiacchierata a questo indirizzo. Un ringraziamento particolare alla traduttrice Milena Rosa per l’aiuto 🙂
Wednesday, May 19, 2010
The Dark Lady’s Bright Prospects
Italian author Barbara Baraldi was first mentioned in The Rap Sheet two months ago, in our interview with British editor and former bookstore proprietor Maxim Jakubowski. We reported then that Jakubowski had signed the 35-year-old Baraldi as a contributor to his new publishing imprint, MaxCrime. Her thriller, The Girl with the Crystal Eyes (originally published in Italy in 2008), is being released this month in the UK as Max Crime’s first English-translated work. Jakubowski describes the book as containing “echoes of Hitchcock and [Italian film producer] Dario Argento and strong female characters on both sides of the good and evil divide.” Which is not faint praise.
Baraldi was born in the northern Italian countryside midway between Modena and Bologna. She fell in love with books and reading while still at school, and eventually she decided to study foreign literature. “My diet was a book a night,” she says. During the same period, she started writing “without telling anyone.” She had also “fallen in love with photography,” and hoped to become a professional shooter. To pay for her studies, she worked as a fashion model, which allowed her the luxury of a “very expensive” pro-quality camera. “That was when I started visually exploring the dark, forgotten corners of Bologna,” she explains.
During our recent conversation with Baraldi, we talked about her pseudonymous debut as a writer, her early taste in authors, and her fascination with the “dark side” of life and how that affects her fiction.
Michael Gregorio: I’m wondering how a studious young woman from the Italian countryside turned into a writer of noir. And in Bologna, too, a city famous for fine food and a love of the best things in life, rather than violent crime.
Barbara Baraldi: Well, I’ve always liked to tell stories… Continua qui
A Copparo nuovi giallisti crescono: caramelle agli asparagi e non solo
Sabato mattina presso il teatro comunale De Micheli di Copparo, in provincia di Ferrara, c’è stata la premiazione del concorso “Racconto in giallo”, promosso e organizzato dal salotto letterario “Voci d’insieme” – Pro Loco e dalla biblioteca comunale. Oltre 250 elaborati pervenuti al concorso, dedicato a Teresa Cavalazzi. Le categorie: scuola media, scuole superiori e adulti. Davvero notevole la qualità degli elaborati vincitori, letti da un’attrice sul palco in attesa di essere pubblicati insieme agli altri finalisti nell’antologia “Giovani Detectives” per l’editore Forme Libere, che uscirà nella collana Passi nel buio, curata da Gaia Conventi. È stato un vero onore essere ospite di questa manifestazione, e oltre alla caldissima ospitalità non dimenticherò nemmeno le caramelle agli asparagi assaggiate a pranzo… buonissime!
Lullaby su Mondo Rosa Shokking
Il magazine Mondo Rosa Shokking si è completamente rinnovato e dedica a me (lusingatissima!) l’apertura della nuova rubrica Morsi dal talento.
Un assaggio del botta e risposta con Carlotta Pistone:
Cosa significa per te essere scrittrice?
Accarezzare le parole.
Cos’è per te un romanzo?
Un mondo parallelo.
Quando hai sentito di esser stata morsa dal talento per la prima volta?
Quando da bambina tenevo incollati i miei fratelli più piccoli con le mie storie di paura.
Che percorso hai fatto per arrivare dove sei?
Accidentato. Un percorso fatto di duro lavoro e tanta umiltà, necessaria per potersi migliorare.
Fissa o precaria (come stato mentale, non solo come dato di fatto)
Continua qui
Un anticipo della recensione di Carlotta Pistone di Lullaby:
“Lullaby. La ninna nanna della morte”, un titolo che già di per sé lascia poco spazio a fraintendimenti sul genere di lettura che ci si appresta ad affrontare. Infatti il nuovo romanzo gotico di Barbara Baraldi è un concentrato di orrore, paura e misteri, corredato da elementi psicologici degni dei thriller più agghiaccianti. Il tutto diluito in una narrazione tesa ma chiara, i cui macabri tasselli si uniscono man mano per rivelare il colpo di scena finale.
Uno scrittore mancato, tormentato dall’incapacità di trovare ispirazione per il suo romanzo giallo d’esordio. La Bambina Nera, una ragazzina strana e problematica, adolescente incompresa e ribelle che contrappone all’aspetto esteriore duro e cupo, una profonda fragilità interna. La sua bellissima amica, la Principessa dell’Est, esempio di giovane purezza e perfezione, che mira solo ad infrangere le pareti, apparentemente dorate, della campana di vetro in cui è relegata.
Marcello, Giada e Luana, questo l’eterogeneo trio di protagonisti del romanzo, le cui strade si incrociano all’improvviso lungo una scia di raccapriccianti omicidi, dove cadaveri martoriati di personaggi più o meno insospettabili e slegati tra loro, fanno una breve – e più che sufficiente… – apparizione sulla scena, per poi scomparire senza lasciare tracce.