Bambole pericolose: la recensione di Corpi freddi

Bambole pericolose – Barbara Baraldi

Eva, Marta, Silvia, Lisa, Mia, Thabir, Melanie, Simona, Amnesia nomi che si rincorrono, volti che si incrociano, si confondono, d’ambra, di cristallo, di porcellana e poi…
…capelli,
capelli come turaccioli biondi sfiorano le spalle,
capelli come fili di rame coprono la schiena,
cappelli dai riflessi blu lunghi fino ai fianchi,
capelli dal colore della luna scorrono lungo i lati del volto
e poi ancora…
…occhi,
occhi verdi come smeraldi,
occhi blu come cristalli,
occhi rossi di timore,
occhi di mare in tempesta,
e in fine…
…bambole
bambole di porcellane,
bambole di cristallo,
bambole pericolose.

In una Bologna terribile, notturna, spettrale, ancestrale, donne si muovano danzano alla luce della luna dea benefica che tutto illumina e tutto nasconde.
Nei meandri di una città gotica e misteriosa si nascondono e si rincorrono, stirpe blu, pierrot neri, sacrifici, gabbie sospese, mitra, candele, banchetti, lotte, scommesse.

Per il lettore leggere il romanzo della Baraldi significa essere trascinati in uno modo femminile fatto di tormento e di paura, di forza e di dolore dove tutto l’essere è teso a trovare il giusto equilibrio fra l’essere donna e l’essere bambola.

Eva la donna primordiale
Tabhir compagna di Mefisto
Marta, Silvia un lungo rimpianto
Mia, Simona che devono vincere
Lisa forse irrimediabilmente persa
Amnesia donna oggetto e figura tragica.

I loro destini si incrociano, si scontrano, si alleano in cerca di vendetta, CURSED, in cerca di pace.

Un romanzo scorrevole, femmineo, pregno di odori e umori femminili, dove le lotte con i pugni vogliono risolvere i conflitti dell’anima, dove la figura maschile di Franco sembra possa riscattare quella di tutti gli uomini.

Articolo di Marta

Dettagli del libro

  • Barbara Baraldi
  • Bambole pericolose.
  • Giallo Mondadori 2997.
  • In edicola
  • febbraio 2010
  • Euro 4,20
Recensione pubblicata su Corpi freddi – itinerari noir il 16 febbraio 2010

Commenti

commenti

One thought on “Bambole pericolose: la recensione di Corpi freddi

Rispondi