Le opinioni dei lettori – II

Ricevo e volentieri pubblico uno stralcio della mail di Pietro, con le sue impressioni su Lullaby e Bambole pericolose:

Lullaby – Stilisticamente perfetto. Una melodia cupa, a tratti struggente e dall’incedere in crescendo che ti scaraventa in un incubo vivido e gotico dai contorni mutevoli, dove nulla è ciò che sembra. Grandiosa la caratterizzazione dei personaggi: Giada, fragile, irrequieta, arrabbiata e confusa; Marcello, sarcastico, represso, pavido, immaturo, imbranato, chiuso nel suo mondo ed “adorabilmente sfigato”. Splendido il contesto che dona realismo e crudezza al libro, inserendovi in modo armonico un’ambientazione che brilla di vita e colori propri (quella del paese), accompagnando l’evolversi della trama senza, però, distogliere il lettore dallo svolgersi degli eventi (anzi rafforzando la forza narrativa del libro). Sottolineo, poi, lo splendido lavoro di “ambiguità” fatto su molte situazioni del libro che sviano volutamente il lettore portandolo lungo traiettorie diametralmente opposte all’evolversi dei fatti, accentuandone l’angoscia, salvo poi scaraventarlo in evoluzioni diverse da quelle previste, senza che però si rivelino deludenti o scontate ( il frammento del dialogo di Enrico – “E’ a pezzi!” … è una gran bella furbata 😉 … sei riuscita a farmi sudar freddo, lo ammetto!). Splendido il “crescendo” finale e il colpo di scena che chiude il libro. Ci sono davvero rimasto di sasso. Ancora una volta, non ti smentisci nella tua abilità di creare finali tutt’altro che scontati. Insomma, un piccolo capolavoro da conservare con cura, capace di regalare incubi ed emozioni! Un romanzo raffinato e di gran classe che prende un genere – convenzionalemente truce – come il gotico e lo trasforma in un’opera nobile e mordace al tempo stesso. In una sola parola: grandioso! Il solo libro che ho “seccato” in un giorno, dopo Intensity di Dean Koontz.

Bambole Pericolose – Gotico, teso, crudo e duro. Esattamente come dovrebbe essere un vero noir. Splendida anche qui la caratterizzazione dei personaggi. Su tutti, Thabir resta la mia preferita in assoluto. Eccezionale il realismo e la crudezza degli scontri descritti (ho frequentato una palestra anche io, tempo fa, e debbo dire che hai fatto un lavoro eccellente). Bellissimo anche il personaggio di Omar (appare poco ma lo adoro). Grandiosa la descrizione della transizione emotiva di Eva, il suo passar dalla rabbia, al dubbio, fino al suo conflitto sull’aprirsi e far entrar altre persone nella sua vita (mi ci sono rivisto moltissimo). Per non parlare della tua abilità a trasformar in un incubo “la mia Bologna”, sbattendomi nel romanzo luoghi che conosco benissimo (Porta Mascarella, la Montagnola, il Decadence ecc.) illuminandoli di una luce sinistra che mi ha quasi portato ad averne paura. Bello! Davvero! Anche seu Lullaby resta inarrivabile secondo me e rappresenta il tuo miglior lavoro ed una prova di ormai raggiunta maturità artistica. Continua così, Barbara! Sei grande

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