Save the date! Sabato 2 luglio sarò ospite del Centro Fumetto Andrea Pazienza al «Porte Aperte Festival» di Cremona, un evento imperdibile che consterà di oltre 60 appuntamenti tra musica, letteratura e fumetti, distribuiti in altrettante location del centro storico di Cremona.
Si fa che ci si vede lì? Ecco il come, dove e quando potete trovarmi:
SABATO 2 LUGLIO – ore 10.00 Piazza S. Pietro «Scrivere tra fumetto e romanzo incontro con BARBARA BARALDI» conduce Alessandro Lucia.
E ancora, lo stesso giorno – 12.45 Hosteria 700 – Piazza Gallina, aperitivo con Alessandro Baronciani e Barbara Baraldi.
Save the date! È arrivato il momento dei festival estivi e giugno si preannuncia già torrido di eventi
Si comincia con TERAMO HEROES, il festival ideato dal grande Carmine di Giandomenico (disegnatore Bonelli/Marvel/DC comics), che comincia venerdì 10 giugno, per concludersi domenica 12 giugno. Il set è la villa comunale di Teramo sita in piazza Garibaldi. Sarà un’occasione per valorizzare l’apporto femminile al fumetto, e insieme a me ci saranno ospiti del calibro di Lola Airaghi (Morgan Lost), Sara Pichelli (Ultimate Spider-man), Micol Beltramini (Viva Valentina), Elena Casagrande (Doctor Who) e tanti altri talenti del mondo della letteratura disegnata.
Tra le altre cose, sarà possibile visitare la mostra dedicata a Emiliano Mammuccari (Orfani) o incontrare Giuseppe Palumbo (Diabolik). Lo stesso Carmine di Giandomenico cercherà di battere il Guinnes dei primati completando un albo di 56 tavole di Oudeis in sole 48 ore! Il calendario di appuntamenti è davvero fitto, e prevede anche concerti e sfilate di moda. Per quanto mi riguarda, sarà l’occasione per parlare di Dylan Dog e dell’imminente uscita della mia prima miniserie a fumetti, Torture Garden per edizioni Inkiostro. Sarò presente tutti e tre i giorni con la seguente agenda:
• Venerdì 10 giugno ore 18:00 Area firme (firmacopie)
• Sabato 11 giugno ore 12:00 Area firme (firmacopie) – ore 16:00 palco (intervista)
• Domenica 12 giugno ore 10:30 Area firme (firmacopie) – ore 16:00 palco (intervista)
Tutti gli incontri sono gratuiti. Per saperne di più, visitate la pagina Facebook dell’evento, e non dimenticate di cliccare “Mi piace”!
Il fine settimana successivo l’appuntamento si sposta a Venegono Superiore, in provincia di Varese, per il festival UNA BIBLIOTECA DA PAURA 2 – edizione Streghe, organizzato dal Fondo Sclavi. A lato potete ammirare la splendida locandina, illustrata da Giuseppe Candita (Julia). Questa la mia agenda degli incontri, ma il calendario eventi è ricchissimo, con anche un concerto dei Secondamarea su «Ballate della notte scura» di Tiziano Sclavi, e un incontro con il maestro Corrado Roi.
• Venerdì 17 giugno ore 18:00 Biblioteca Munari: incontro con i lettori
• Sabato 18 giugno ore 15:00 Biblioteca Munari: Laboratorio gratuito di scrittura per giovani e adulti – iscrizione obbligatoria inviando una mail a fondosclavi@cooptotem.it
Questo breve post per segnalarvi che la prossima settimana, mercoledì 4 maggio 2016, la mia storia d’esordio su Dylan Dog tornerà in edicola!
Sto parlando de Il bottone di madreperla, storia breve (32 tavole) a colori, uscita precedentemente nel Color fest n. 9.
È una storia a cui tengo particolarmente, che ho scritto con passione e qualche tremore. Una storia in cui ho cercato di mescolare mistero e amore. Amore in tutte le sue forme. Una storia in cui le mie parole hanno trovato forma nelle splendide illustrazioni di Paolo Mottura.
Questa nuova versione, impreziosita dalla copertina inedita di Alessandro Poli, fa parte della collana Dylan Dog – I colori della paura. È il numero 42 e si troverà inallegato alla Gazzetta dello sport, a 1,99 euro.
Vi aspetto quindi in edicola il prossimo 4 maggio, ma per essere sicuri di non rimanere senza potete già ordinarlo!
Come sempre, sarò felice di ricevere i vostri commenti post lettura. Baci e abbracci B.
Il bottone di madreperla – Dylan Dog I Colori della Paura n.42, di Barbara Baraldi e Paolo Mottura, in uscita il 4 maggio in allegato alla Gazzetta dello sport.
Sabato 7 e domenica 8 maggio 2016 sarò ospite al Festival del nerd di Foggia, in Puglia.
Di seguito un po’ di appuntamenti, per chi vuole venirmi a trovare:
SABATO 7 MAGGIO
Ore 10, Sala Proiezioni – Il fumetto incontra le scuole.
Workshop di sceneggiatura di Barbara Baraldi per i ragazzi delle scuole della zona.
Ore 11, AREA FUMETTO – Inaugurazione Mostra “30 anni di Dylan Dog”a cura dell’associazione Dylandogofili.
Sarà presente Barbara Baraldi, la sceneggiatrice della “MANO SBAGLIATA”. Modera l’incontro F.Capone e G.Guida.
Ore 18:00 TAVOLA ROTONDA SUL FANTASY, con gli autori BARALDI – RANDALL – GUNGUI.
Durante la giornata, firmacopie nell’AREA FIRME o presso lo Stand Inkiostro.
DOMENICA 8 MAGGIO
Ore 10, AREA WORKSHOP. PRESENTAZIONE TORTURE GARDEN (Ed.INKIOSTRO). Saranno presenti: Barbara Baraldi (Sceneggiatrice), Rossano Piccioni (editore e disegnatore) e Simone Delladio (disegnatore). Modera F.Capone e G.Guida
Ore 11, AREA FIRME, SKETCH LIVE e SESSIONE FIRME ALBI
Per maggiori informazioni, ecco il link alla pagina fb del Festival del nerd: qui.
«Per seppellire il passato, devi prima riuscire a ucciderlo. È quello che si ripete Travis, ex poliziotto allo sbando con l’ossessione di trovare un serial killer che sembra sapere tutto di lui. È quello che non vuole sentirsi dire Annie, che si nasconde dietro lo pseudonimo di Lady Cassandra, implacabile mistress, che quel passato ha cercato inutilmente di dimenticare. Annie e Travis non avrebbero mai più voluto incontrarsi, sono nemici come solo due amici possono diventare. E non hanno niente in comune. Tranne un segreto che per tutta la vita si sono sforzati di proteggere. Un segreto così sconvolgente da aver condizionato ogni aspetto della loro esistenza. Un segreto che affonda le sue radici in un luogo chiamato Torture garden, e che il serial killer appare determinato a scoperchiare. Per sopravvivere, Annie e Travis devono scendere a patti con la loro parte più oscura. Ma possono davvro fidarsi l’uno dell’altra?»
La scorsa settimana vi ho introdotto alle atmosfere di Torture Garden – Il dolore è solo l’inizio, la mia prima miniserie edita Edizioni Inkiostro. Vi ho detto che la versione REGULAR del numero Zero sarà distribuita GRATUITAMENTE al Cartoomics 2016 (11-12-13 marzo, Milano). La copertina è del maestro Nicola Mari, i disegni di Rossano Piccioni (The Cannibal family, La Iena) e Simone Delladio (Paranoid Boyd).
Ma non vi ho ancora parlato delle DUE versioni VARIANT: B/W e a COLORI. La VARIANT in BIANCO e NERO del n. Zero, che presenta la versione alternativa della splendida copertina di Nicola Mari, è in ALLEGATO OMAGGIO per chi acquista il n.9 di The cannibal family. Potete acquistarla in FUMETTERIA (nel caso non ci sia, basta ordinarlo) o direttamente QUI, nel sito dell’editore.
Ma non è tutto! Esiste una SECONDA VARIANT, pensata appositamente per i COLLEZIONISTI. Si tratta di un’EDIZIONE LIMITATISSIMA dell’albo, con pagine tutte a COLORI, su CARTA PREGIATA. Sono duecento copie, non una di più. La copertina è realizzata da Hugo Van Dik, colorista d’eccezione Andrea Tentori Montalto (Dragonero).
Come avere la variant a colori? Ci sono due strade, ma attenzione perché non ci saranno altri modi per aggiudicarvela:
Questa sera, sul sito Edizioni Inkiostro a partire dalle ore 20:00 si aprirà la vendita lampo per aggiudicarsi i PACK TORTURE GARDEN contenenti:
– Torture VARIANT A COLORI (solo 200 pezzi numerati) – Torture Regular Cartoomics – LITOGRAFIA NUMERATA by Nicola Mari (solo 200 pezzi numerati). In VERSIONE PACK sono disponibili cento dei duecento albi. Per il link diretto al sito, cliccate QUI.I restanti cento albi a colori saranno venduti in fiera al CARTOOMICS.
Per chi vuole farsi firmare gli albi da me e dagli illustratori, sarò presente in fiera al Cartoomics il giorno sabato 12 e domenica 13 marzo, presso lo stand EDIZIONI INKIOSTRO.
La presentazione ufficiale della serie sarà l’ultimo giorno del Cartoomics, domenica 13 marzo alle ore 12:30, sala incontri AGORÀ UNO. Sarò presente insieme ai disegnatori e mi fermerò anche il pomeriggio per i firmacopie e le chiacchiere con i lettori.
Cliccando QUI, potete seguire anche la pagina ufficiale facebook di Torture garden, per non perdervi gli aggiornamenti e vedere in anteprima illustrazioni e novità.
Ispirato da una storia vera, Torture garden è la discesa negli inferi di una mente criminale, un incubo a mente lucida. Uno scontro con se stessi e con i propri fantasmi. Perché per seppellire il passato, devi riuscire a ucciderlo. Prima che lui uccida te.
Una birra e una pizza in compagnia mentre si chiacchiera di fumetti? Si può fare! Quando?
Sabato 5 marzo, ore 21:30 al Comix pub di Fiorano Modenese. Sarà un incontro tutto Bonelliano! Insieme a me ci saranno Claudio Nizzi (Tex) e Andrea Venturi (Dylan Dog). Tra le altre cose, Andrea ha illustrato una delle mie storie preferite dell’Indagatore dell’incubo, quel capolavoro di Johnny Freak!
L’incontro sarà moderato da Massimo Bonfatti e durante la serata si potranno acquistare i “mattoni a fumetti” con disegni e firme personalizzate.
La settimana successiva, ovvero domenica 13 marzo alle ore 12:30 presso la sala incontri Agorà 1, al Cartoomics di Milano, presenterò in anteprima Torture garden – Il dolore è solo l’inizio, la mia prima miniserie edita Edizioni Inkiostro.
Sarò presente insieme ai disegnatori e mi fermerò anche il pomeriggio per i firmacopie e le chiacchiere con i lettori presso lo stand Edizioni Inkiostro.
Per saperne di più e leggere l’anteprima di Torture, cliccate qui.
È con grande piacere che vi presento Torture Garden – Il dolore è solo l’inizio, la mia prima miniserie edita Edizioni Inkiostro, che sarà presentata in anteprima in occasione di Cartoomics 2016 (11-12-13 marzo, Milano).
«Per seppellire il passato, devi prima riuscire a ucciderlo. È quello che si ripete Travis, ex poliziotto allo sbando con l’ossessione di trovare un serial killer che sembra sapere tutto di lui. È quello che non vuole sentirsi dire Annie, che si nasconde dietro lo pseudonimo di Lady Cassandra, implacabile mistress, che quel passato ha cercato inutilmente di dimenticare. Annie e Travis non avrebbero mai più voluto incontrarsi, sono nemici come solo due amici possono diventare. E non hanno niente in comune. Tranne un segreto che per tutta la vita si sono sforzati di proteggere. Un segreto così sconvolgente da aver condizionato ogni aspetto della loro esistenza. Un segreto che affonda le sue radici in un luogo chiamato Torture garden, e che il serial killer appare determinato a scoperchiare. Per sopravvivere, Annie e Travis devono scendere a patti con la loro parte più oscura. Ma possono davvero fidarsi l’uno dell’altra?»
Ispirato da una storia vera, Torture garden è la discesa negli inferi di una mente criminale, un incubo a mente lucida. Uno scontro con se stessi e con i propri fantasmi. Perché per seppellire il passato, devi riuscire a ucciderlo. Prima che lui uccida te.
Il numero zero di Torture Garden sarà distribuito gratuitamente a Cartoomics 2016, in versione regular (17×24 cm, 8 pagine). Solo ed esclusivamente qui.
Per aggiudicarvi la splendida versione variant, basta acquistare il n.9 di The cannibal family. La trovate in allegato, senza aggiungere un centesimo in più.
Copertina del maestro Nicola Mari. Disegni di Rossano Piccioni (The Cannibal family, La Iena) e Simone Delladio (Paranoid Boyd).
La presentazione ufficiale della serie sarà l’ultimo giorno del Cartoomics, domenica 13 marzo alle ore 12,30, sala incontri Agorà 1. Sarò presente insieme ai disegnatori e mi fermerò anche il pomeriggio per i firmacopie e le chiacchiere con i lettori presso lo stand Edizioni Inkiostro.
Studio di Nicola Mari per una scena de «La mano sbagliata»
La rete ha espresso il suo verdetto sull’albo di Dylan Dog La mano sbagliata da me sceneggiato e illustrato da Nicola Mari. Ecco alcuni stralci dai blog che ne hanno parlato. Vi ricordo che l’albo sarà in edicola fino alla fine di settembre, quindi non è tardi per aggiudicarvene una copia e… esprimere la vostra opinione!
Secondo Simone Stefanini di Dailybest «Dylan torna ad essere dark, i Joy Division fanno da colonna sonora e l’atmosfera che si respira non è troppo lontana da quella che si respirava sugli scalini di Campo di Marte a Firenze leggendo “Il lungo addio” mentre aspettavamo che aprisse il Palasport per vedere i Cure del Wish Tour».
Roberto Meattini su L’angolo Dylan-Dogghiano del blog La voce di Thalìa sostiene che «i lettori de La Mano Sbagliata si trovano davanti ad un albo che non esito a definire D.O.C. (Davvero di quelli Originali Cacchio!) La storia messa in piedi da Barbara Baraldi è un notevole giallo noir, avvolto da arte, psicologia e dall’oscurità che la dimensione mortale proietta sull’uomo. In parallelo, giocano un ruolo di primo piano le tavole del maestro Nicola Mari, che mette “nero su nero” il perfetto stile tetro e, per essere banali, Tim-Burtoniano, che completa questo albo e gli dà piena forma».
Per Gianluca Zanzottera di Le conseguenze del troppo tempo libero «Il numero 348 è un’opera così piena e completa dal lato visivo che non necessiterebbe quasi di alcun dialogo, segno dell’ottima coesione che si è instaurata tra disegnatore e scrittrice».
Scrive Emanuele Chisari di Avison magazine: «la storia di amore tra Dylan e Anita non segue le linee classiche degli amori dylaniati, ricca di scene dal sapore dolce ma anche morboso e disturbante, una su tutte il tenero bacio che Dylan stampa sull’arto mutilato di Anita. Una scena con una carica emotiva forte e magnificamente scritta che rimane in testa per ore».
Per Mattia Spadini di ComcsviewsLa mano sbagliata è «Un albo da amare con ossessione, senza provare alcuna vergogna».
Voce fuori dal coro quella di Michele Garofoli di Lo spazio bianco, secondo il quale «La sceneggiatrice, pur riuscendo a trasmettere bene l’atmosfera malata della vicenda, fallisce nel dare continuità alla storia».
Daniele Ramella su Caffè Saturno sostiene che «è evidente che l’ispirazione e l’atmosfera sono mutuate dai primi film di Dario Argento, ma l’autrice infonde nella trama e nelle situazioni una vena dark che da tempo non si vedeva nel secondo fumetto italiano più venduto. La matita e la china di Nicola Mari sono intinte nelle tenebre dell’incubo e riescono a creare qualcosa che, a sua volta, è arte, più che fumetto».
Tavola di Nicola Mari per «La mano sbagliata»
Secondo Tonino Monti del Diabolik forum, «I personaggi sono ben allineati nei loro ruoli di sospetti e possibili vittime, nell’apparenza stilizzati in personalità ambigue, ma mai volgari, nella condizione di creare un rapporto che determini la propria supremazia».
Tim Tirelli nel suo blog ricorda che «DYLAN DOG, il fumetto intendo, sta cercando la sua strada, recentemente si è imposto cambiamenti, ha bruciato certezze che davamo per eterne, è chiaro che sia in una fase un po’ brumosa, le storie di BARBARA BARALDI potrebbero incidere non poco nel tracciare i sentieri giusti; il personaggio di ANITA NOVAK dà l’idea di essere qualcosa di più che la protagonista femminile di uno numero solo».
Glauco Silvestri, sul blog Stretto in un angolo, scrive: «Mi piace la femminilità dominante di quest’opera, e l’ambientazione cupa, noir. Il Dylan Dog 348 è un albo maturo, adulto, molto potente. E’ cambiato parecchio dal Dylan Dog che leggevo anni e anni fa. Si tratta di una evoluzione che in parte mi piace, che mi spinge a pensare che il rinnovamento sia orientato a far piacere la testata ad adulti, che poi erano i ragazzini di ieri, quelli che leggevano il Dylan dei primi anni…»
Per concludere questa rassegna, l’opinione di Sara Silvera di Mondo nerd: «Roberto Recchioni alla fine del suo brillante editoriale consiglia di ascoltare “Bela Lugosi’s Dead” dei Bauhaus durante la lettura de “La mano sbagliata” e di esprimere un commento a riguardo. Ho deciso di provare, spinta dalla curiosità. È assolutamente perfetta. Il brano ha la stessa funzione delle litanie durante i riti sciamanici: la linea di basso e il ritmo cadenzato della voce permettono una completa immersione nell’atmosfera della trama. Assolutamente inquietante. Che dire di più? Mille di questi albi».
La mano sbagliata continua a far parlare di sé sulla carta stampata. Sull’edizione bolognese del Corriere della Sera il 1 settembre è uscita un’intervista in cui parlo del mio rapporto con il personaggio creato da Tiziano Sclavi e delle suggestioni che mi hanno portato a scrivere la storia. Secondo Massimo Marino, l’autore dell’articolo: «Baraldi e Dylan Dog è un’unione felice».
«Il mio Dylan Dog siamo noi, è un uomo con dei limiti, che affronta situazioni più grandi di lui. Ed è la sua normalità inquieta che racconto in “La mano sbagliata” coi disegni di Nicola Mari». Oggi su La Repubblica Bologna una lunga intervista in cui racconto… “Io e Dylan Dog”. Articolo di Alberto Sebastiani.
A un giorno dall’uscita ufficiale in edicola, la rete continua a proporre recensioni dell’albo di Dylan Dog «La mano sbagliata», scritto da me e disegnato da Nicola Mari. Oggi vi propongo uno stralcio dagli articoli apparsi sul blog Hermetical e sul portale Mangaforever.
Secondo Hermetical «Colpisce subito (e per tutta la storia) l’abilità della Baraldi, al suo esordio dylaniato, di offrire perfettamente il destro al talento artistico di Mari, mettendo in scena situazioni narrative che permettono di esaltare il tratto decadente di quello che è forse il più grande autore della “età argentea” di Dylan Dog.» Inoltre «l’albo si conferma un esordio eccezionalmente felice. Le nozze alchemiche tra Baraldi e Mari sono decisamente riuscite, e ci auguriamo di rivedere presto la regina dell’orrore in qualche nuova storia (perché non un duetto con Roi?) dove, nelle pozze di neri dylaniate, possa riversare la sua passione scarlatta.» Leggi il post completo qui.
Secondo Mangaforever «La carenza di personaggi di contorno caratterizzati con tale efficacia da restare impressi nella mente del lettore è stato uno dei motivi che ha portato le storie di Dylan Dog ad un evidente calo qualitativo. Anita Novak non avrà le peculiarità di una Bree Daniels o di una Lillie Connolly, amori storici e indimenticabili di Dylan, ma è una dark lady molto ben congegnata e di sicura presa grazie al raffinato lavoro di scrittura di Barbara Baraldi, al suo esordio sulla serie regolare.» Inoltre «la lettura trascina con buon ritmo ed è nella parte conclusiva che la storia fornisce gli apici emotivi di maggiore impatto, il thriller diventa psicologico, la scrittura si fa più affilata e s’intensifica la componente erotica con sequenze a tinte forti. Un Dylan affusolato e dallo sguardo malinconico si muove tra atmosfere dark e disturbanti, si stringe a sensuali figure femminili tra suggestivi giochi di luci e ombra, circondato da scenografie ricchissime e dipinti spaventosi di corpi straziati. L’angolazione d’inquadratura è sempre quella più efficace sul piano espressivo e i primi piani dei personaggi denotano forte intensità.» Leggi l’articolo completo qui.
Sul portale Badcomics.it è uscita la recensione in anteprima del mio primo albo della serie regolare di Dylan Dog, «La mano sbagliata». Eccone uno stralcio!
[…] Anticipiamolo senza fronzoli: questo numero che abbiamo avuto il piacere di gustarci in anteprima ci è parso subito di notevole qualità, la miglior presentazione agli esigentissimi fan dell’Old Boy, attestando un grande acquisto per il team creativo dell’Indagatore dell’Incubo.
La trama intessuta sul mondo della pittura e incentrata sul fascino della coprotagonista, l’artista di successo Anita Novak, così come quello della conturbante rivale Rita Leigh, crea un trasporto immediato. Il soggetto è un noir ben congegnato in cui ognuno dei personaggi coinvolti è il potenziale assassino, anche se la principale sospettata è la stessa Anita, il cui estro si è votato alla rappresentazione maniacale della morte dopo un grave incidente subito.
La Baraldi dimostra di conoscere bene il mondo che ruota attorno a Craven Road n. 7, offrendoci una delle più convincenti interpretazioni dell’ispettore Carpenter e una personale e alternativa di Groucho, la cui comicità non è espressa tramite le consuete battute, ma riservandogli una vera e propria gag.
Il racconto è avvincente, intrigante e trasmette l’eleganza tipica di una penna femminile, ma grazie al supporto grafico di un superbo Nicola Mari, riversa tutta la sensualità, il raccapriccio e la morbosità della vicenda narrata…
Sul portale c4comic.it è uscita la prima recensione dell’albo n.348 di Dylan Dog «La mano sbagliata» che vede il mio esordio come sceneggiatrice sulla serie regolare dell’Indagatore dell’Incubo. Eccone uno stralcio!
TRA LA VITA E LA MORTE
Le mie aspettative e la curiosità intorno a questo albo di Dylan Dog erano a livelli inimmaginabili… tutta quest’ansia era giustificata? Risponderò nella maniera più sincera e personale possibile: Barbara Baraldi e Nicola Mari consegnano ai lettori dylaniati uno degli albi più riusciti del rilancio dell’old boy curato da Roberto Recchioni.
Barbara Baraldi è al suo esordio nella serie regolare mensile di una delle testate più monolitiche del fumetto italiano e ciò traspare chiaramente, non tanto per carenze dovute all’inesperienza (di cui non v’è traccia), ma per l’immenso amore e la cura riposta nel confezionare un albo destinato a rimanere nei cuori dei fan.
Dylan Dog sarà portato a ballare un valzer (metaforico e non) con due bellissime artiste: Anita Novak e Rita Leigh, rappresentanti rispettivamente morte e rinascita. Il tormentato eroe avrà il compito di investigare su alcuni omicidi che riprendono le stesse scene strazianti ed inquietanti dipinte da Anita.
Quest’albo si tinge di mille sfumature, vita e morte coesistono nella medesima arte elevandosi vicendevolmente. Questo fumetto tirerà fuori uno dei lati più amati di Dylan: il romanticismo irrazionale ed il suo continuo corteggiare ed essere corteggiato dalla trista mietitrice. I quadri di Anita mettono letteralmente i brividi, tuttavia non si può far a meno di ammirarli e rimanerne affascinati.
[…] Quest’albo si presenta come uno splendido connubio tra quanto ha fatto innamorare i lettori della prima ora ed il tentativo di rinnovo di una serie che merita non solo di sopravvivere ma di terrorizzare senza troppi riguardi migliaia di lettori. Barbara Baraldi conferma il talento e l’alchimia con il personaggiodimostrato nella storia breve scritta per il Color Fest, Nicola Mari impone la propria arte con una classe ed una cifra stilistica fuori misura. La mano sbagliata non è semplicemente consigliato, è ciò per cui gli amanti di Dylan Dog ogni mese si recano in edicola sperando di trovare la storia che lascia il segno. Preparate i vostri tre euro e venti perché questa volta è andata proprio di lusso!
Articolo di Jacopo Cerretti. Leggi il testo completo su c4comic.it
«Anita Novak è una pittrice all’apice del successo. Ma un terribile incidente l’ha privata della mano destra. Da quel momento, la sua mano sinistra, come animata di vita propria, inizia a dipingere quasi autonomamente, rappresentando la morte. Spetta all’Indagatore dell’Incubo, ingaggiato dall’artista, scoprire il nesso tra gli omicidi tracciati sulla tela e quelli che avvengono nella realtà.»
Questa la trama del n.348 di Dylan Dog come anticipata dal sito di Sergio Bonelli Editore. Ma c’è qualcosa che non poteva essere scritto tra le righe di questa anteprima, e che ha a che fare con le emozioni che mi stanno avvolgendo a pochi giorni dall’uscita in edicola dell’albo, fissata per il 28 agosto. Così come è difficile definire ciò che significa per me esordire sulle pagine della serie regolare dell’Indagatore dell’Incubo e che ho cercato di spiegare in questo post. Dylan è il primo fumetto che ho acquistato quando ero ragazzina e che mi ha sempre accompagnato da allora. Insieme a Dylan mi sono spaventata, mi sono commossa, ho provato empatia per i «mostri». E oggi ho cercato di raccontare una storia “da incubo” con tutto il rispetto per il personaggio di Tiziano Sclavi.
Con La mano sbagliata ho voluto mettere in scena una storia crepuscolare, nera, e al tempo stesso sensuale. È un omaggio ai film noir degli anni Quaranta, quelli dall’atmosfera torbida, avvolgente, e con l’immancabile dark lady in grado di fare a pezzi ogni certezza del protagonista. E come in un film in bianco e nero, Dylan si trova diviso tra la fascinazione per la “pittrice degli orrori” Anita Novak e la sensualità “salvifica” della sua antagonista, la pittrice Rita Leigh.
Come alcuni sapranno, il titolo di lavorazione dell’albo era Le mani di una morta, tributo alla più grande autrice del gotico letterario italiano, quella Carolina Invernizio definita dai detrattori «la casalinga di Voghera» e che a loro rispondeva: «Dei miei critici ho un’allegra vendetta, perché le mie lettrici sono le loro mogli, le loro figlie». E sì, come molti di voi hanno già notato, Anita deve il suo cognome all’attrice protagonista de La donna che visse due volte del maestro del brivido Alfred Hitchcock.
Dylan finisce intrappolato al centro del labirinto di ossessioni evocate dalla Novak e dai suoi quadri, ed è come se ad uccidere sia proprio la dea che domina l’artista: Ispirazione. La stessa dea che, lo vedrete, ha guidato la mano di Nicola Mari che ha illustrato questa storia. Avere avuto la possibilità di lavorare con Nicola è stato un privilegio, lui ha reso vive le mie visioni, impregnando la carta del tormento dei protagonisti, rendendo le loro paure reali. Più di una volta nell’osservare le tavole mi sono trovata con gli occhi lucidi, in una sorta di sindrome di Stendhal in cui sentivo l’abisso che imprigiona i personaggi guardare a sua volta dentro di me.
Anita è, a suo modo, un «mostro». La menomazione che ha subito ha segnato per sempre la sua anima. Ma per il suo volto ho chiesto a Nicola di ispirarsi a Veronica Lake, che secondo Bette Davis era “la persona più bella mai arrivata a Hollywood”. Volevo che ogni volta che Anita entrasse in una stanza fosse “una specie di magia”, il tempo si fermasse come quando Barbara Stanwyck scende le scale nella celebre scena de La fiamma del peccato indossando, per la prima volta nella storia del cinema, una cavigliera.
Questa storia rappresenta per me una riflessione sul mondo dell’arte, l’arte che può darti l’illusione di toccare le nuvole, ma che ti può anche distruggere… perché a volte l’arte può essere dolorosa come il risveglio da un incubo.
Già da ora ringrazio tutti quelli che avranno voglia di perdere cinque minuti del loro tempo per raccontarmi cosa ne pensano di questa storia, se hanno apprezzato qualcosa dell’immaginario che evoca. E tutti coloro che, in qualche modo, condivideranno con me questa grande (e spaventosa) avventura.
Save the date! Domenica 19 luglio l’appuntamento è a Rimini per il Riminicomix 2015.
Vi aspetto a partire dalle ore 18:30 presso il piazzale Federico Fellini di Rimini Marina Centro al panel “IL RINNOVAMENTO DELL’INDAGATORE DELL’INCUBO” insieme a Franco Busatta, Christopher Possenti e Giancarlo Soldi.
Si parlerà della Fase 2 di Dylan Dog ormai in pieno svolgimento, ma non solo. Sarà un’occasione per raccontare qualche retroscena del mio esordio nella serie regolare con la storia La mano sbagliata, disegnata da Nicola Mari, in uscita a fine agosto.
Per saperne di più sugli eventi legati al marchio Sergio Bonelli Editore nell’ambito di Riminicomix cliccate qui.
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