Lullaby: il booktrailer di Salvatore Diodato

Più che un booktrailer, un vero e proprio cortometraggio.

Federica Gioia, Francesca de Marchi, Ludovica Mezzadri, Ersilia Verlinghieri
Interpreti

Ersilia Verlinghieri
Violino

Marianna Pulsoni
Pianoforte

Marta Maurizio
Cantante

Elena de Simone
Effetti speciali, trucco, scenografia, attrezzista, comparsa

Andrea De Petris
Compositore, arrangiatore, comparsa

Salvatore Diodato
Regia, montaggio, fonico, effetti speciali

Due interessanti concorsi letterari

Segnalo due concorsi letterari, in entrambi ho l’onore e il piacere di partecipare come giurata:

  • Premio Letterario Nazionale “Molise in giallo”, competizione letteraria avente per oggetto la realizzazione di un racconto “giallo” nella sua accezione più ampia (mistery, noir, thriller…), ambientato nella realtà molisana colta in un contesto a-temporale (il bando qui: http://www.facebook.com/group.php?gid=306482418014&v=info). Gli elaborati devono pervenire entro il 30 settembre 2010.
  • Concorso letterario “Urban Gods”, in palio un lettore eBook Cybook Opus e la pubblicazione in un’antologia illustrata da Daniela Barisone e curata da Writer’s Dream ed eBooKingdom (che verrà inviata gratuitamente a tutti i partecipanti al concorso). Il bando qui: http://writersdream.org/forum/viewtopic.php?f=45&t=3298&sid=eca4d2c31bf2873247993efc9d086ffd. Gli elaborati devono pervenire entro il 31 ottobre dicembre 2010.

Per “Molise in giallo” questa sarà la seconda edizione, dopo il grande successo della prima. La competizione letteraria, indetta dal Lions club di Bojano (CB) ha come oggetto la realizzazione di un racconto “giallo” nella sua accezione più ampia (mistery, noir, thriller…), ambientato nella realtà molisana colta in un contesto a-temporale. Sono previsti premi in denaro per i vincitori (€ 500,00 al primo classificato, € 300,00 al secondo e € 200,00 al terzo), attestati di partecipazione nonché l’eventuale pubblicazione dei primi dieci racconti e di quelli che la giuria vorrà segnalare. Maggiori dettagli qui.

Per “Urban gods” si tratta di un esordio assoluto, sotto l’egida del forum Writer’s dream e di eBooKingdom. Tema della competizione: le divinità tra gli uomini. La giuria sarà composta, oltre che dalla sottoscritta, da GL D’Andrea (autore di “Wunderkind”, Mondadori), Morgan Palmas (Sul Romanzo e autore di “Scrivere un romanzo in cento giorni”, Marco Valerio), Rando Linda (Writer’s Dream), Antonino Lo Iacono (Writer’s Dream), Tanja Sartori (eBooKingdom), Daniela Barisone (Writer’s Dream e Satisfiction). Per i dettagli cliccate qui.

In bocca al lupo a tutti i partecipanti e a presto!

Puglia fa rima con sogni…

Sono tornata da un paio di giorni dalla Puglia, ma me la sento ancora addosso. I colori, i profumi, la terra. Il sole forte accarezzato dal vento. E poi le persone che ho incontrato, i sorrisi, le strette di mano. Le parole di supporto e i sogni. Sì, perché durante gli incontri pugliesi non si è parlato soltanto dei miei ultimi romanzi. Sembrerà strano, ma si è parlato molto di sogni. Nel cassetto, ma non solo. Sogni sotto al letto a cui dare la buonanotte prima di addormentarsi. Sogni inconfessabili, come quello di diventare scrittore o di vivere della propria arte.

A Mesagne, all’ombra del castello, si è tenuto il primo incontro. Ero emozionatissima e al mio fianco, in veste di relatrice, Anita Book. Anita, fondatrice de l’Ora del libro, un blog seguitissimo dedicato principalmente alla letteratura. Proprio questo amore in comune ci ha fatte incontrare. Ha partecipato all’incontro anche Maria De Guido, l’assessore alla Cultura di Mesagne, dimostrando una grandissima sensibilità e sorprendendomi con domande interessanti e coinvolgenti. Presto il tramonto si è vestito di blu, ma i toni dell’incontro non sono calati.

Complici della notte, sono apparse le lettrici: Marenza Gagliani con la sua piccola voce musicale, Valentina Vinci che ha dato vita al Demone di Scarlett e un’emozionante Arianna Gambaccini, che ha tenuto col fiato sospeso l’intera platea. Brave e belle Muse dalle diverse personalità. Alla fine dell’incontro ancora chiacchiere, tante copie da firmare e tanto calore. Ho riabbracciato amici conosciuti durante la trasferta pugliese di un anno fa e poi tutti a mangiare a Villa Leta, uno splendido ristorante che, secondo la leggenda, ospita il fantasma di una donna dal passato tormentato. Il giorno seguente ho conosciuto Lecce, una dama antica, vestita di mistero. Ospite al caffè letterario di via Paladini; stessa squadra per un incontro decisamente diverso. Sulla strada, con le persone che si fermavano e un pubblico seduto in cerchio e interessato, che ha partecipato attivamente alla presentazione. Anita, sempre professionale e capace di modificare le domande per creare un incontro sempre diverso e coinvolgente. E poi, guidati da un amico leccese, tutti alla Torre di Merlino. Che bello ritrovarmi con gli amici abruzzesi, con Fausta, l’organizzatrice che ha saputo rendere il soggiorno indimenticabile e con Ray, che ci ha poi guidato tra altre vie per conoscere un ficus di  seicento anni e altre leggende. Tu chiamale se vuoi emozioni…

Sono tornata a casa con il bagaglio a mano più pesante. Con i limoni della mamma di Teresa, i regalini dei lettori, la borsetta di Arianna e il dvd di Maurizio e Francesca, i pensierini delle mie bimbe di Gioia del Colle, gli orecchini di Anita e il quadro in vetro, dedicato a Scarlett, con la stessa luna rossa che ha illuminato quelle notti, fatto artigianalmente da una maestra vetraia. Ma soprattutto pieno di ricordi.

Grazie al Comune di Mesagne e all’associazione Terra Rossa, al Caffè Letterario di Lecce, ad Anita, bravissima ed emozionante sempre, e alla sua splendida famiglia. Grazie al piccolo Giulio, che è riuscito a farmi fare il bagno in piscina e soprattutto a Fausta, che ha saputo organizzare un soggiorno indimenticabile. E grazie ancora agli amici virtuali che in queste occasioni si mostrano reali e preziosi.

Al prossimo incontro, Puglia.

Lullaby: La recensione di Angolonero

Lullaby-cover.jpgBarbara Baraldi
Lullaby – La ninna nanna della morte
Castelvecchi
Pagine 240
Prezzo 15,00 euro

Ha il suono e la struttura di una favola il primo romanzo “maturo” di Barbara Baraldi, Lullaby(come la celebre e richiamata canzone dei Cure). Una favola nera, nello stile che la Baraldi ha “sposato” e che le è congeniale. Storie di vite ordinarie (quella di Giada e di Marcello, quella di Mirko e di Luana, quella di Fede) che si intrecciano in un’assurda spirale di follia casuale. Con un click, l’ovvio scivola nell’orrore e inizia la lotta contro il tempo per la sopravvivenza.

Diviso in quattro parti (Rivelazione, Illusione, Espiazione, Redenzione), Lullaby contiene gli elementi tipici della produzione della scrittrice emiliana. L’adolescenza vissuta come momento di transizione, grandi scoperte ed enormi dolori. La vita della provincia (una provincia non ben identificata, in un posto qualunque tra la via Emilia e il West). I rapporti familiari disgregati e peculiari. L’amore (anzi l’Amore, in varie forme). L’omicidio brutale e rituale. La catarsi finale, tipica delle fiabe (che non vuol dire per forza lieto fine).

Supportata da una scrittura efficace e melodiosa, la Baraldi intesse una ninna-nanna per i suoi lettori, che si immergono nel flusso della storia e si lasciano trasportare verso l’inatteso finale.

Uno dei meriti di Barbara Baraldi (un nome che suona bene, provate a pronunciarlo ad alta voce, scivola via a meraviglia) è quello di aver conquistato anche una fetta di pubblico giovane che la segue affascinato. Barbara non segue la moda del momento (quella dei vampiri e del soprannaturale), perché lei È la moda. La sua produzione è connotata da stile inconfondibile, personalità marcata, coerenza tra ciò che racconta e ciò che è. Non a caso, per la sua originalità, sta per essere pubblicata anche in inglese, privilegio riservato a non molti degli autori nostrani.

E scusate se è poco.

Alessandra Buccheri

Articolo pubblicato su Angolo nero


La bambola di cristallo diventa The girl with the crystal eyes

E’ finalmente possibile prenotare l’edizione inglese del mio romanzo “La bambola di cristallo” su amazon.co.uk. Il libro uscirà in maggio per l’editore John Blake publishing, in una collana curata da Maxim Jakubowski. Ci sono alcune differenze rispetto all’edizione italiana, per chi ha voglia di scoprirle.

The girl with the crystal eyes
The girl with the crystal eyes

Lullaby e le opinioni dei lettori – IV

Ricevo e volentieri pubblico alcuni commenti su Lullaby che sono arrivati via email o tramite Facebook.

Francesca: Finire un libro è sempre una sensazione particolare, soprattutto quando legate a quel libro hai tutta una serie di emozioni e brividi.  I brividi sono quelli dati da una favola nera, gotica, da divorare; le emozioni sono date dal riconoscersi in qualche modo in ogni personaggio… anche nel Duca dai bianchi calzini. Ho passato una pasqua nerissima (perché all’insegna del gotico), che mi ha fatto venir voglia di tornare indietro nel tempo per rileggermi altre due favole nere della stessa autrice e rendermi conto di una cosa importantissima: la crescita. La scrittura di Barbara Baraldi è cresciuta, la mia passione per le sue favole è aumentata. E’ capace di creare un intreccio da batticuore, mattone su mattone, per poi distruggere il tutto con l’ultima pagina. E la giri quell’ultima pagina, e la trovi bianca. E ti guardi attorno smarrito, perché sai che domani non ci sarà più nessuna ninnananna della morte per te. Ma è un libro, e la cosa bella dei libri è che… li puoi rileggere all’infinito.

Miria: Come dice Carlotto, il tuo romanzo si beve tutto d’un fiato. Comprato ieri e finito mezz’ora fa. Da rileggere per alcuni passaggi che ho molto apprezzato e che sono indice di una scrittura a scatto, onnisciente e sorvegliata che precede il suo “giallo” interiore e gli apre pista. Bellissimo! complimenti Barbara, hanno ragione a dire che sei l’autrice più rappresentativa del romanzo gotico italiano.

Barbara: Senza parole ma in estasi…ho cominciato Lullaby ieri e l’ho terminato….ieri! Poche, pochissime volte mi è successo di terminare un libro così in fretta ma mai affermazione fu tanto azzeccata: ” Me lo sono bevuto” scrisse Carlotto..Ma INIETTATO NELLE VENE direi io…i miei complimenti davvero, il sabato sera più bello degli ultimi tempi solo grazie a te:)…sapessi scrivere, ti regalerei una di quelle recensioni da dieci e lode…ma ahimè son solo una lettrice, accontentai del mio rispetto. Grazie ancora

Simone: Ho letto Lullaby:la prima parte ha fatto salire l’angoscia. i tuoi personaggi mi sono entrati sotto la pelle e hanno depositato tutte le loro paure, gli stati d’animo cosi’ finemente tratteggiati. il finale poi mi ha sorpreso e giuro che non mi succedeva da tanto tempo. Ti faccio i migliori complementi per questa tua ultima opera che mi ha dato la voglia di scoprire, il prima possibile, gli altri lavori. Grazie per aver regalato tempo ad una storia che merita. Continue reading

Lullaby: la recensione di Thriller cafe

La copertina di Lullaby

Oggi su ThrillerCafé la regina del nuovo gotico italiano: Barbara Baraldi, e la sua mortale Lullaby.

Titolo: Lullaby
Autore: Barbara Baraldi
Editore: Castelvecchi
Anno di pubblicazione: 2010
Pagine: 232

Un cadavere già a pagina due avvisa il lettore su che tipo di libro abbia per le mani (se ancora non l’avesse capito), e qui al ThrillerCafé non smetteremo mai di sottolinearlo: questo tipo di libro ci piace!
Prolessi sanguinosa e ansiogena, per aprire Lullaly, poi una storia che rimbomba di dolori e frustrazioni, continuamente tesa, sempre sull’orlo di deflagrare in un’emorragia di rosso pronta a inondare il nero pece che la domina. Giada, Luana, Marcello: personaggi complicati, né buoni né cattivi, in balia di eventi che li travolgono, diversissimi tra loro ma accomunati da aneliti di riscatto, che si dibattono costretti da catene di solitudini e disprezzi.
Una trama ottimamente decostruita tra i rimbalzi di prospettive e scorci di vedute che si ricompone poco alla volta verso un finale di allucinante follia provinciale; una prosa curata, perfetta nell’adattare il registro ai protagonisti, cucita addosso ai narratori con precisione sartoriale.
Un romanzo, Lullaby, che semmai ce ne fosse stato bisogno conferma Barbara Baraldi come una delle voci più interessanti della narrativa di genere italiana.
Un romanzo di quelli che piacciono al ThrillerCafé.

Recensione pubblicata su ThrillerCafé

Intervista per La voce del Nisseno

di Michele Bruccheri

Michele Bruccheri intervista la brava e promettente scrittrice di Modena. A maggio, “La bambola dagli occhi di cristallo” sbarcherà in Inghilterra per un editore di bestseller. Numerosi e prestigiosi i riconoscimenti ottenuti.

Barbara Baraldi
Barbara Baraldi

I libri della scrittrice modenese Barbara Baraldi hanno un solo difetto: alimentano il “vizio” di leggere. Fotografa, modella e collezionista di bambole e carillon, la giovane e bella artista, bolognese d’adozione, è principalmente una brava e promettente narratrice. Esplora sagacemente ogni più buio anfratto dell’anima. Ama vestirsi di scuro con qualche piccolo dettaglio colorato. Ha appena pubblicato un nuovo romanzo thriller intitolato “Lullaby, la ninna della morte”. E un paio di anni addietro, per Il Giallo Mondadori, ha dato alle stampe “La bambola dagli occhi di cristallo”, riscuotendo un immane successo. Un caso editoriale. E “La bambola” sbarcherà, a maggio, in Inghilterra per un editore di bestseller.
Si definisce creativa, passionale e testarda. Adora Marguerite Dumas ed Hermann Hesse. Quando scrive s’ispira a Edgar Allan Poe. I suoi libri sconvolgono e turbano nel profondo, possiedono la forza delle parole. Barbara Baraldi, intellettuale poliedrica ed arguta, si racconta in questa intervista rilasciata a “La Voce del Nisseno”.

E’ stato pubblicato il tuo nuovo romanzo intitolato “Lullaby, la ninna della morte” (edito da Castelvecchi, 232 pagine, euro 15,00). Di che si tratta?
E’ un thriller ambientato in una provincia che sembra addormentata, ma in realtà nasconde anime inquiete. Vi sfido a scoprire l’assassino prima dell’ultima pagina”.

Qual è stata la risposta dei lettori?
“E’ appena uscito, ma sto ricevendo i primi commenti ‘a caldo’. Si tratta di impressioni positive, per cui tengo le dita incrociate”.

Le incrocio anch’io. E la critica come si è espressa?
“Le prime recensioni sono positive ma, anche in questo caso, mi limito a tenere le dita incrociate”.

Qual è il calendario per la presentazione del volume?
“Lo sto preparando, in collaborazione con l’ufficio stampa Castelvecchi. Non appena sarà pronto, lo pubblicherò sul mio profilo Myspace e sul mio sito personale www.barbarabaraldi.it”. Continue reading

Lullaby e le opinioni dei lettori

Inauguro una nuova rubrica all’interno del mio sito, dedicata alle mail con le impressioni dei lettori riguardo ai miei testi. Ho pensato di cominciare con le ultime due uscite: “Lullaby” e “Bambole pericolose” e i pareri  di Maurizio e Antonella.
Per apparire su questa rubrica è sufficiente inviarmi un messaggio personale tramite email, tramite facebook o tramite i commenti su questo sito (o in qualunque altro modo vi venga in mente!). Mi limiterò a fare copia-incolla del testo, riservandomi al più di eliminare le frasi che contengono spoiler. Grazie a tutti, le vostre impressioni sono più che benvenute! Continue reading

Lullaby – La recensione di Milanonera

di Eva Massari

Fragili e inquiete, le fate di Barbara Baraldi danzano sulle note di una ninnananna  punk.

Giada, una creatura della notte stretta nel suo universo buio e claustrofobico, e Luana, vibrante di luce nel suo nido di cristallo.

Facce opposte della stessa luna.

Per il mondo sono solo due adolescenti, compagne di scuola che vivono la loro favola fatta di chiacchiere, complicità e sogni da condividere, che se ne fottono dei patti con gli adulti e tessono  incerte la tela delle loro Continue reading

Colpo in canna – Stefano di Marino intervista Barbara Baraldi

LULLABY- INTERVISTA A BARBARA BARALDI

Barbara Baraldi e "Lullaby"
Barbara Baraldi e "Lullaby"

Barbara Baraldi è una delle poche vere professioniste che conosca nella nuova leva dei ‘giallisti’ italiani. È l’impressione che ho ricavato la prima volta che l’ho incontrata al Sud Dinner Bar ospite di Pinketts e Cappi in occasione della vittoria del premio Gran Giallo Città di Cattolica ed è la sensazione che ho consolidato lavorando in più occasioni con lei (nell’antologia ‘Bad Prisma’ curata da Danilo Arona e più recentemente in ‘ Il mio vizio è una stanza chiusa’ , entrambi editi da Mondadori). La professionalità sta nella solerzia della realizzazione dei progetti, la capacità di spaziare tra vari registri narrativi adattandosi con la giusta dose di umiltà ma anche con la consapevolezza del valore del proprio lavoro. Prova ne è “Tracce di sangue nella nebbia” , un ottimo thriller di stampo tradizionale pubblicato su Confidenze in tempi recenti. Vi propongo quindi questa intervista con grandissimo piacere.

Stefano di Marino

SDM: In questi mesi sono apparse diverse tue opere di varia lunghezza: racconti per antologie, un Giallo Mondadori, un lungo romanzo, novelle a puntate… una produzione che si va ad aggiungere al già nutrito numero di pubblicazioni (e premi) nel tuo curriculum. Qual è la differenza tra queste varie forme di narrazione secondo te?

B.B.: All’inizio del mio percorso di scrittrice scrivevo la storia che avevo voglia di raccontare, e non mi ponevo problematiche di tematica o lunghezza. Ora capita che mi vengano commissionati romanzi o racconti. Questo per me non è un limite, bensì un modo per mettermi in gioco e, magari, migliorarmi. La differenza tra le forme di narrazione, per quanto riguarda la mia scrittura, è più che altro organizzativa. Con il giallo a puntate, per esempio, dovevo dividere il romanzo in sei parti che si concludessero con una sorta di climax per spingere il lettore a desiderare di saperne di più, proprio come avveniva nel feuilletton. Dovevo quindi tenere ben presente la lunghezza di ogni puntata e giocarmi la scena di tensione al momento giusto. È stato molto divertente.

SDM. Quale formula trovi più congeniale al tuo modo di raccontare? Continue reading

Lullaby – La recensione di Horror magazine

Lullaby - La ninna nanna della morte
Lullaby - La ninna nanna della morte

Barbara Baraldi, Lullaby. La ninna nanna della morteHORROR/THRILLER – Castelvecchi – Le Torpedini – 2010 – pagine 232 – prezzo 15,00 euro – giudizio: ottimo

“Alberi, sole accecante, campi di grano”.
E buon odore di carta intonsa, quando si apre un libro nuovo di zecca.
E’ qui che avviene il primo delitto del nuovo romanzo di Barbara Baraldi, in un “futuro prossimo” da cui bisogna inizialmente distanziarsi e, come si diceva nelle fiabe, fare un piccolo passo indietro, per capire cos’è appena successo. Ed è proprio un alone di fiaba quello che avvolge la trama, accompagnato dalla melodia dolce e ossessiva della ninna nanna dei Cure.

“Mi guardo alle spalle. Ormai sono troppo lontana dalla strada, completamente coperta dall’ombra della grande cisterna. Avverto il pericolo, mai tornare indietro in caso di pericolo. Troppo prevedibile. Allora corro avanti.
Inciampo.
D’istinto allungo le braccia. Lo abbraccio quasi, la mia bocca a pochi centimetri dalla sua. Spalancata, come gli occhi. Il cadavere, occhi vitrei che non vedono, mi fissa. Sgozzato, scomposto.
Grido.”

La fiaba diventa oscura, nera, rosso sangue, riportandoci alla memoria quel Barbablù che ha disturbato i nostri sonni infantili, o alimentato le nostre fantasie di scrittori e lettori. Continue reading

Il prologo di Lullaby – La ninna nanna della morte

Alberi, sole accecante, campi di grano.

Insetti fluttuanti, ancora alberi e qualche fiore viola a colorare un fosso.

Vedo la mole massiccia dell’ex acquedotto. Aumento il passo per vincere il desiderio di scappare lontano e mettere a tacere l’ansia che mi attanaglia. Scavalco la recinzione bassa. Poco più avanti è sfondata, ma preferisco avere la sensazione di trasgredire.

«C’è nessuno?». Se anche ci fosse anima viva non potrebbe certo sentirmi se sussurro in questo modo.

Un rumore basso.

Procedo seguendo il perimetro, il grigio soffocante rilascia il calore che ha fagocitato durante il giorno. Sembra di essere all’inferno. Continue reading

Viral Lullaby

Lullaby – La ninna nanna della morte (Castelvecchi), ora in libreria, è stato oggetto di una campagna di viral marketing ideata dalle ragazze dell’ufficio stampa Castelvecchi e Elliot. La campagna si è conclusa il 1 marzo con la pubblicazione su Youtube del book trailer e l’annuncio ufficiale dell’uscita del romanzo. I principali portali che in Italia si occupano di letteratura noir e thriller hanno ricevuto, nel corso delle settimane precedenti al lancio, alcuni “indizi” che permettessero di sciogliere il mistero dietro alcune istantanee, che ritraggono luoghi e persone che compaiono nel romanzo.

Ecco alcuni degli indizi che sono comparsi in rete:

http://www.latelanera.com/editoria/news/notizia.asp?id=1958

http://corpifreddi.blogspot.com/search?q=lullaby

http://www.thrillercafe.it/lullaby-4/

http://angolonero.blogosfere.it/2010/02/lullaby-1.html

http://www.thrillermagazine.it/notizie/9397/

http://cityvoxbs.wordpress.com/2010/02/19/lullaby-sta-arrivando/

http://www.racconta.it/modules.php?name=News&file=article&sid=117

http://www.gialloweb.net/main/default.asp

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Lullaby: Gothic Vertigo – la recensione di Maura Chiulli

Lullaby-coverAll’uscita del nuovo romanzo di Barbara Baraldi: Lullaby, la ninna nanna della morte, edito da Castelvecchi nella nuova collana Le Torpedini (p.232, euro 15,00). Ho avuto l’onore di leggerlo in anteprima e fatico a raccoglierne pagine e sensazioni, che mi sono implose nello stomaco. Una bomba.

Visionaria, assassina, indiscutibilmente nera, la penna di Barbara Baraldi sceglie con perizia le posizioni migliori dalle quali colpirci, con la precisione infallibile del cecchino. A quest’ora dovrei essere al lavoro, ma nascondo le ore pagate tra queste pagine che non posso fare a meno di scorrere, con avidità e segreto.

<<Rumore sordo>>, ossimoro caro all’autrice, immagine che scandisce il battito irregolare che mi  affanna, dal Prologo. Punk, non il romanzo, solo il nome di un pupazzo che Barbara Baraldi posiziona sul mio letto: sì, è inevitabile l’identificazione imperfetta e malsana nella protagonista femminile: Giada. Sento di non avere abbastanza fiato per resistere a queste 232 pagine di apnea, ma il coraggio è la necessità di un lessico asciutto, tagliente, immaginifico. Esploro i personaggi con stolida arrendevolezza: questa volta Barbara Baraldi ci regala stati di ansia e di terrore, con quella mossa lieve che solo alla sua mano riesce.

Senza sforzi, sembra che la scrittrice abbia chiaro fin dalla prima pagina dove inserirsi: in quel incavo stretto tra la gola e l’esofago. La morsa ci spinge a scorrere le pagine per tentare una salvezza, una via di fuga dall’orrore di un uomo, che vegeta sognando un matricidio in cambio di Ispirazione e una Ragazza Nera. In un corpo a corpo lacerante, Barbara Baraldi combatte il germe della banalità, regalandoci immagini tutt’altro che prevedibili. Ci obbliga all’Espiazione: peccatori, lettori nuovi e inesperti, anime nere e collaudate, donne bianche e impunite troveranno tortura e redenzione in questa vertigine gotica. La tensione è alta: resto sospesa tra sogno e realtà.

Inganno e verità: la Morte domina questo testo tridimensionale, che mi accoglie, mi ingoia. Nessuna anticipazione, solo un’impressione su Lullaby, una ninna nanna infernale che saprà restarvi dentro lungamente, come un proiettile sotto il cuore, impossibile da estrarre.

di Maura Chiulli, scrittrice.